| 14 Febbraio 2024

La Toscana rilancia la Francigena con quattro Trail fino al 2027

La Via Francigena è probabilmente il cammino più importante che abbiamo in Italia. Nonostante affondi la sua storia prima dell’anno Mille, quando l’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, annotò le 79 tappe del suo pellegrinaggio di ritorno da Roma, ad oggi non gode ancora di quel blasone che ha, ad esempio, il Cammino di Santiago.

Ora a rilanciare questo “brand”, che scorre lungo tutta la Penisola fino in Puglia, ci prova Paolo Marrucci di Bike Rando che, assieme a Fabio Bardelli, Luca Bonechi e Valter Ballarin e in collaborazione con Terre di Siena Lab, ha messo sul piatto la Francigena Bike Adventure, un Trail di 420 chilometri interamente in terra Toscana. La prima edizione è in calendario per il 7 settembre, con partenza e arrivo a Pisa.

Paolo, come è nata l’idea della manifestazione?

Eh, qui da noi ci sta un po’ di gente… vulcanica e dato che sulla Via Francigena ancora non aveva puntato nessuno come eventi, ci siamo detti: «Perché non ci proviamo noi?». Però subito abbiamo concordato di evitare il tratto ufficiale che propone l’Ente della Via Francigena, ovvero quello che passa sulla Cassia: troppo traffico. Abbiamo proposto il progetto alla Regione Toscana, ottenendo il patrocinio. Poi abbiamo ricevuto anche l’appoggio dell’Ente Parco San Rossore per la logistica.

Che potenzialità può sviluppare la Via Francigena dal punto di vista cicloturistico?

Secondo noi il nostro evento è un buon biglietto da visita per tutta la zona. Infatti abbiamo lavorato anche su delle indicazioni di pernottamenti da dare ai partecipanti, su dove mangiare. Le iscrizioni sono aperte da poco più di un mese e ad oggi, delle 80 quote ricevute, la metà sono straniere.

Tu che hai una lunga esperienza nelle Gran Fondo (oltre che nelle randonnée), quali sono le differenze rispetto all’organizzazione di un Trail? E quali le opportunità?

Il Trail è per tutti, per gente che vuole fare un’avventura, si può fare in 3, 4, 5 giorni, non c’è classifica, né l’agonismo tipico delle Gran Fondo. E’ un tipo di pubblico diverso, fatto non di “corsaioli”, ma di persone che ricercano la natura e il mangiare bene e che decidono quando e dove fermarsi. Dal punto di vista organizzativo, rispetto alle Gran Fondo, ad esempio, non abbiamo l’obbligo di chiedere i permessi per attraversare le strade. Basti pensare che con la burocrazia siamo arrivati al punto che se attraversiamo un parco naturale dobbiamo fare una dichiarazione in cui si dice che gli animali del parco non verranno maltrattati. Nei Trail, invece, ognuno è considerato in libera escursione e l’unica cosa che deve fare è rispettare il Codice della Strada. Di contro, dobbiamo curare per bene le tracce, specie i tratti sterrati, e fare ricognizioni metro per metro.

Ne avete predisposte due di tracce, una strada e una per gravel/mtb?

In realtà quella su strada viene fornita agli iscritti come alternativa, anche qualora ci fossero condizioni meteo avverse. Si incombe un po’ più nel traffico, specie nella zona tra Lucca ed Altopascio, anche se abbiamo selezionato strade secondarie. Però la traccia vera e propria è una sola, principalmente per gravel e mtb, comprese le e-bike.

Francigena Bike Adventure ha avuto il patrocinio della Regione Toscana
Francigena Bike Adventure ha avuto il patrocinio della Regione Toscana
Addirittura ci sarà ogni anno un percorso diverso da qui al 2027: è già tutto pianificato? Un investimento importante…

Si l’investimento è stato fatto per quattro anni, anche perché si toccano vari ambiti turistici per cui diversi Comuni ci hanno chiesto di entrare. I tracciati sono già predisposti e cambieranno le località di partenza e arrivo, ma saranno sempre ad anello per dare la possibilità a tutti di ritornare al proprio mezzo.

La domanda sorge spontanea: il Francigena Bike Adventure sarà un competitor del Tuscany Trail (che è in calendario a fine maggio) o è un evento diverso?

Diciamo che noi siamo un po’ diversi: potrà capitare in qualche borgo di venire accolti con un bicchiere di Vernaccia, ma soprattutto saranno i percorsi ad essere differenti. In Toscana ci sono così tante cose da vedere che, quando abbiamo fatto le ricognizioni, anche io che ci vivo ho trovato un paio di posti che non me li aspettavo così belli. A tal proposito, per non farci sfuggire nulla, chiederemo a tutti i partecipanti di mandarci delle foto e un resoconto di 100 parole.

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