Questa volta vi portiamo in Sicilia per un’idea di viaggio chiamata Via dei Tramonti, che va da Palermo ad Agrigento, seguendo la costa. West of Sicily, ovvero il brand del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, ha rilanciato questa Via che fa parte del Periplo della Sicilia. Affacciandosi a Ponente, questo tratto del Periplo, interamente mappato da Giovanni Guarneri (autore anche del tracciato Sicily Divide, nonché della foto di apertura), non poteva non prendere il nome dai suoi affascinanti tramonti.
E’ bene specificare che però non si tratta di un’unica ciclovia, bensì una rete di strade secondarie ciclabili che insistono su questa direttrice. Volendo si può anche optare per una versione offroad che passa un po’ più lontano dalla costa, più wild e più panoramica.
Ci racconta meglio Paolo Rappa, Responsabile della comunicazione e marketing del Distretto. Anzi, ci facciamo proprio prendere per mano da lui per farci raccontare le bellezze da scoprire in sella lungo i circa 400 km della Via.
La ciclabile verso Trapani
«Lasciata Palermo – inizia – ci si dirige verso la rinomata località balneare di San Vito Lo Capo. La Via dei Tramonti però passa più a sud perché è vietato attraversare la limitrofa Riserva dello Zingaro. Invece da Custonaci a Bonagìa si torna sulla costa ed in questo tratto di 15 km si è appena ultimata la costruzione di una bella pista ciclabile.
«Si bypassa il promontorio di Erice (chi vuole può salire fino ai suoi 700 metri di quota) e si riprende una ciclabile nei pressi della città di Trapani che porta fino al centro storico».
La Kasbah di Mazara del Vallo
Proseguiamo il viaggio nella Sicilia Occidentale appuntando il fatto che tra Trapani e Marsala ci sono delle scenografiche saline dove poter praticare il cicloturismo. E appuntando anche il fatto che nel Trapanese non si può non assaggiare il cous cous di pesce o la pasta al pesto trapanese. Quest’ultimo è fatto con mandorle, pomodoro fresco e l’aglio di Nubia che è un presidio Slowfood.
«A Marsala – continua Paolo – ci sono delle cantine sulla costa dove poter sorseggiare il famoso liquore. Continuando verso sud-est, invece, l’itinerario passa attraverso dei vigneti (chardonnay, syrah, grillo, catarratto…). A Mazara del Vallo merita di essere visitata la kasbah, un antico quartiere arabo in cui vive la più grande comunità tunisina d’Italia, perfettamente integrata con la popolazione locale. Sei come proiettato in un’altra dimensione».
Un’altra dritta che ci fornisce è quella di fare un’altra sosta a Torretta Granitola e bersi un caffè su quella che è una terrazza naturale, E magari ammirare uno dei tanti tramonti della Via…
Fra templi greci e spiagge incontaminate
«Si prosegue verso Selinunte dove si può visitare il grande Parco Archeologico dato che la città era un’antica colonia greca, ma anche cartaginese e romana. Consiglio di prenotare una guida turistica per effettuare una visita di almeno un’ora e mezza di durata. A Menfi c’è una buona pista ciclabile, con diverse parti alberate. Sciacca è famosa per le ceramiche e per la pesca delle sardine. La vicina RIbera, infine, è la città delle arance, una vera immersione negli agrumi di Sicilia».
Prima di Agrigento e della sua celeberrima Valle dei Templi c’è l’altrettanto celebre Scala dei Turchi, la falesia di marna bianca lungo la costa di Realmonte. Più in generale, il tratto tra Sciacca e Agrigento è caratterizzato da spiagge incontaminate e selvagge.
Come abbiamo detto all’inizio, la Via dei Tramonti non è un percorso unico ma ha delle varianti a seconda di cosa cerchi il cicloturista: se un viaggio più lineare, magari per famiglie, oppure più wild con sentieri offroad. Per dare un’indicazione di traccia, come abbiamo scritto in precedenza, West of Sicily rimanda ai gpx scaricabili dal sito Periplo della Sicilia, di cui la Via dei Tramonti ricalca le prime sette tappe delle ventuno totali.