| 25 Aprile 2024

Il tricolore gravel celebra l’Oltrepò Pavese

Il campionato italiano gravel 2024 sarà protagonista nell’ultimo fine settimana di giugno, dove saranno assegnate le maglie tricolori FCI, per i professionisti ed in ambito amatoriale.

L’Oltrepò Pavese è ancora una volta sugli scudi nell’ambito della bicicletta, che a sua volta diventa veicolo di promozione e valorizzazione del territorio, in uno scenario che è un regalo per gli occhi.

Il quartier generale della rassegna nazionale a Golferenzo (foto Sara Carena)
Il quartier generale della rassegna nazionale a Golferenzo (foto Sara Carena)

Il tricolore a Golferenzo

Golferenzo è un borgo (uno dei boghi più belli d’Italia con meno di 200 residenti) immerso nelle colline dell’Oltrepò Pavese, posto sul promontorio che sovrasta la celebre Santa Maria della Versa (una zona che negli ultimi anni è diventata uno sbocco per molti milanesi e non solo).

Golferenzo è una meta turistica dove la cultura del vino e del buon mangiare la fanno da padroni, ma è anche un punto di arrivo (e transito) per molti ciclisti della zona e da chi, con la bicicletta arriva da fuori porta. Il 30 giugno 2024 sarà il quartier generale del campionato italiano gravel.

Le medaglie che verranno assegnate alla fine di giugno (foto Sara Carena)
Le medaglie che verranno assegnate alla fine di giugno (foto Sara Carena)

A ridosso della Via Emilia

Da sempre la Via Emilia è la congiunzione tra il Nord ed il Centro-Sud dell’Italia, ma è anche una sorta di spartiacque tra la Pianura Padana e le prime alture che quasi sembrano proteggere l’Appennino. L’Oltrepò Pavese è anche questo, perché da una parte abbiamo la tavola orizzontale della pianura che porta verso Pavia e Milano, dall’altra abbiamo questo pettine di filari di vite che in epoca recente ha visto rinascere colture autoctone e tanto turismo legato all’enogastronomia.

L’Oltrepò Pavese è da sempre un punto di transito, ma anche una sorta di ponte che collega la terra emiliana al Piemonte, le grandi città dell’entroterra al Mar Ligure, una terra ricca di cultura e difficile al tempo stesso, a tratti gelosa delle sue bellezze che ha ovattato e nascosto per troppi anni.

Le vigne che sovrastano Canneto Pavese (foto VisitPavia)
Le vigne che sovrastano Canneto Pavese (foto VisitPavia)

Nove comuni insieme

Golferenzo sarà la partenza ed il traguardo, un po’ tutto quello che sarà il 3° campionato Italiano gravel si snoderà intorno al paese. Il percorso, un anello di 42 chilometri da percorrere tre volte per i professionisti e due per le categorie amatoriali, si svilupperà interamente sulle colline dell’Oltrepò Pavese. Inoltre, il circuito avrà 28 chilometri di strade in asfalto e 14 di sterrato, con 800 metri di dislivello positivo (per giro). Il punto collinare più alto che toccherà il tracciato è di poco superiore ai 400 metri sul livello del mare.

Come accennato in precedenza, la ressegna gravel è il risultato di una collaborazione di 9 comuni: Santa Maria della Versa e Montescano, Montù Beccaria e Stradella, Zenevredo e Bosnasco, San Damiano al Colle e Rovescala, Golferenzo naturalmente, tutti inseriti nel comprensorio dell’Oltrepò Pavese in Provincia di Pavia.

Bombini e la sua squadra

Emanuele Bombini, ex ciclista professionista e team manager, è presidente del Comitato Eventi Sportivi Oltrepò Pavese e così parla dell’evento in arrivo.

«Un ringraziamento alla Federazione Ciclistica Italiana è d’obbligo – dice – perché avere assegnato il campionato italiano gravel è un bel punto di arrivo ed un grande onore, considerando la crescita importante di questa disciplina e la conferma che quando si lavora bene, con intenti comuni e positivi, il territorio diventa protagonista. Sono profondamente convinto che il nostro territorio sia la massima espressione per il gravel, che può essere agonismo, come in questo caso, ma anche turismo e piacere di vivere la bicicletta».

Le colline dell’Oltrepo Pavese e i loro vigneti sono meta di cicloturisti (foto Bike Division)
Le colline dell’Oltrepo Pavese e i loro vigneti sono meta di cicloturisti (foto Bike Division)

Dagnoni, un gravellista convinto

Cordiano Dagnoni, Presidente della FCI, offre il suo punto di vista: «Il successo del gravel è davanti agli occhi di tutti, a prescindere da come viene interpretato. Sono un gravellista convinto, perché il gravel è una pratica sicura, visto che nella maggior parte del tempo si è lontano dalle strade trafficate. Poter avere una rassegna nazionale in queste colline è anche per noi un vanto e una bella cartolina.

«Mi rammarica il fatto che quel fine settimana non potrò essere in prima fila a tifare, a passare le borracce ed a godermi lo spettacolo come amo fare, ma alcuni impegni istituzionali mi porterrano oltre confine».

Goferenzo si stacca dalla pianura e si perde contro le montagne (foto VisitPavia)
Goferenzo si stacca dalla pianura e si perde contro le montagne (foto VisitPavia)

Pontoni celebra l’Oltrepò Pavese

Alla presentazione è intervenuto anche Daniele Pontoni, CT della Nazionale di ciclocross e gravel: «Una gran bella sorpresa, con uno scenario che è un quadro. Sotto il profilo tecnico, questo percorso ha un po’ di tutto. La prima parte che scende a valle è scorrevole e veloce, quando si affronta il ritorno iniziano le difficoltà altimetriche dove la catena sarà sempre in tiro.

«Il dislivello è concentrato in pochi chilometri, fattore che rende il tracciato molto esigente. Chi indosserà la maglia tricolore conquistata a Golferenzo non sarà un campione per caso. Mi piace aggiungere che il gravel non è più una sorpresa ed in futuro, i numeri lo confermano, crescerà anche nelle categorie agonositiche».

Il quadro che si presenta di fronte a Golferenzo (foto Sara Carena)
Il quadro che si presenta di fronte a Golferenzo (foto Sara Carena)

Il riso, il buon vino e la bici

Come amano dire in Oltrepò: «In Lombardia non c’è solo il riso, il frumento e Milano, perché c’è anche l’Oltrepò con le sue colline, il buon vino ed il salame, quello buono».

Ma c’è anche la bici, che è un valore aggiunto di questo territorio e il prossimo campionato italiano gravel conferma la vocazione dell’Oltrepò Pavese verso le per due ruote.

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE