| 27 Febbraio 2024

Hotel Alla Corte, dove il cicloturismo è di qualità

Ci sono tanti motivi che fanno dell’Hotel Alla Corte di Bassano del Grappa un riferimento assoluto nel settore turismo veneto e non solo. Il primo riguarda la data di nascita della struttura: quanti sono gli hotel che possono dire di avere l’anno di nascita risalente al 1929? Quando si entra dentro si respira la storia, un secolo di decorso del tempo, della società, dell’evoluzione del territorio ma anche di noi stessi.

L’Hotel è situato di fronte a Villa Angarano, unica delle ville palladiane posta dopo il Ponte Vecchio e già lo scorcio d’occhio è qualcosa che, all’ingresso, lascia senza fiato. Attenzione però: non parliamo di una struttura legata al tempo, perché c’è un altro anno di riferimento, molto più recente, che ha segnato l’evoluzione dell’Hotel Alla Corte e a spiegarne l’importanza è Roberto Astuni che è il titolare dell’azienda.

Rooberto Astuni, al centro, ha investito fortemente sul cicloturismo anche con mezzi specifici
Rooberto Astuni, al centro, ha investito fortemente sul cicloturismo anche con mezzi specifici

Tutto inizia nel 2010

«L’anno è il 2010 ed è strettamente legato alla bicicletta. Proprio di fronte all’Hotel transita la Ciclabile del Brenta. Quando essa venne inaugurata i politici locali auspicavano un transito di almeno 30 mila persone l’anno il che avrebbe significato un clamoroso mercato turistico del quale si doveva approfittare. Noi lo facemmo subito, strutturando l’Hotel per dare ai ciclisti il massimo dei comfort. Fummo i primi a farlo».

Quel che allora Astuni non sapeva, non poteva sapere, è che quella proiezione numerica era profondamente sballata: il transito di bici supera normalmente le 100 mila, un risultato clamoroso che ha premiato chi ha saputo investire per tempo. Nel corso degli anni l’hotel si è evoluto al passo con il cicloturismo, allargando sempre più la sua gamma di proposte, facendosi sempre forte delle mille opportunità che il territorio garantisce.

Moltissimi ciclisti vengono dall’estero, soprattutto da Austria e Germania
Moltissimi ciclisti vengono dall’estero, soprattutto da Austria e Germania

Pedalare ed imparare

«Siamo andati allargando la nostra gamma di proposte, perché chi viene qui deve sentirsi seguito costantemente. Vuole soprattutto conoscere, ha anzi una vera e propria sete di conoscenza e noi mettiamo a disposizione guide che li porteranno in giro per il territorio non solo per guardare, ma per imparare, ascoltare, apprendere, divertirsi. Su questo aspetto siamo sempre stati molto attenti: i nostri rider devono avere insieme alle adeguate nozioni tecniche anche una profonda conoscenza di dove viviamo.

«Poi c’è un altro aspetto da considerare: noi teniamo conto anche delle capacità ciclistiche del cliente, proponendogli itinerari commisurati perché un’escursione sia sinonimo di divertimento prima ancora e molto più che di fatica. Il cicloturista apprezza i percorsi, ma vuole anche “assaporare” quel che vede e allora proponiamo visite culturali e anche enogastronomiche, per conoscere appieno tutte le nostre ricchezze».

L’Hotel Alla Corte è stato il primo a credere nella portata del cicloturismo. Con proposte mirate per chi arriva
L’Hotel Alla Corte è stato il primo a credere nella portata del cicloturismo. Con proposte mirate per chi arriva

Identikit del cliente medio

Chi è il cliente medio? «Partiamo dal presupposto che il cicloturista è diverso dal ciclista agonistico. Magari hanno a disposizione bici all’ultimo grido, ma non sono fissati con la prestazione. Per rendere l’idea: il 70 per cento della clientela estera viene dalla Germania e dai Paesi limitrofi, è gente che ha bici da 10-15 mila euro, che non hanno limiti di spesa, ma che vogliono divertirsi, spremere davvero il succo della loro vacanza. E noi dobbiamo essere all’altezza, accontentare dal punto di vista dell’arte, del paesaggio ma magari anche con qualcosa di diverso, come ad esempio l’esperienza legata allo spritz: qui è dov’è nato, li portiamo a conoscere la sua storia e naturalmente ad assaggiarlo. Un’esperienza completa, sempre con la bici di mezzo».

Il cicloturista trova quindi risposte attraverso i pacchetti per le escursioni. Ma all’interno? «Il nostro modo innovativo di concepire la vacanza non può non passare attraverso uno studio anche delle esigenze del cliente all’interno della struttura. Abbiamo ad esempio la Sport Active Spa, studiata per dare i benefici del centro benessere proprio a chi fa attività outdoor con attrezzature specifiche. Dopo una giornata sui pedali, c’è la possibilità d’immergersi nella vasca per riattivare la microcircolazione e questo è un servizio davvero molto apprezzato e richiesto».

L’Hotel ha previsto uno spazio apposito per piccole riparazioni, dotato di tutti gli strumenti
L’Hotel ha previsto uno spazio apposito per piccole riparazioni, dotato di tutti gli strumenti

L’assenza della politica

In base alla sua esperienza, Astuni ha il polso della situazione generale e per certi versi apporterebbe correttivi al generale approccio verso questa importante fetta di mercato: «Spesso mi chiedo perché non s’investa di più da parte della società, delle autorità politiche venete. Avremmo bisogno di una rete ciclabile completa, mappata, sarebbe un richiamo irresistibile. Faccio un esempio: la ciclovia Monaco-Venezia parte dalla Germania con tracciati chiari e sicuri, qui invece siamo in grave ritardo. Non posso nascondere che alcuni tratti della Ciclabile sono pericolosi, troppo a contatto con le auto. Fare di più sarebbe un investimento che verrebbe ripagato con corposi interessi per tutto l’indotto».

L’Hotel Alla Corte non si rivolge solamente ai ciclisti su strada: «Noi abbiamo percorsi adatti anche per la mtb, tra l’altro proprio alle spalle dell’hotel ci sono piste da downhill che soprattutto gli appassionati esteri amano molto. Qui abbiamo all’interno dell’hotel una stazione di gonfiaggio e persino una piccola “bike clinic” per procedere alle riparazioni necessarie. Ma non solo, non ci occupiamo solo di ciclismo: qui c’è la possibilità di fare rafting e trekking, tanto per dire due alternative».

La Ciclovia del Brenta è frequentatissima, con numeri in continua crescita anche dopo il Covid
La Ciclovia del Brenta è frequentatissima, con numeri in continua crescita anche dopo il Covid

Proposte per il weekend

Tante le iniziative in cantiere, ormai la stagione può essere considerata già iniziata ed Astuni ne sottolinea una: «Stiamo incrementando le nostre proposte pensando anche a chi ha poco tempo a disposizione, offrendo speciali weekend, dove si arriva venerdì sera, al sabato si va in bici e alla domenica prevediamo il check out alle 17, in modo da dare altre ore e opportunità a chi viene. Perché sappiamo che anche in poche ore ci si innamorerà del posto a tal punto che si vorrà tornare per più tempo…».

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