| 8 Giugno 2024

Una rete di bike hotel e la Sardegna si tuffa nel cicloturismo

La Sardegna sta riscoprendo la sua vocazione ciclistica. Il traino dell’attività agonistica è evidente, alcuni esempi come il Giro di Sardegna di Tonino Scarpitti (all’interno del quale è stata anche allestita una prova delle Gravel World Series) oppure il successo della novità assoluta della Granfondo Andalas Strade Sarde di Alghero testimoniano come ormai tanti appassionati non si lascino più “smontare” dalla fatica e dalle spese che la trasferta oltremare richiede. Questo aiuta anche il mercato cicloturistico, perché tanti che vivono l’esperienza agonistica vogliono poi ripeterla con più calma e scoprendo altri percorsi.

Gli hotel consociati a Best sono 25 e percorrono tutta la dorsale dell’isola sarda
Gli hotel consociati a Best sono 25 e percorrono tutta la dorsale dell’isola sarda

Sardinia Tourism

Questo avviene anche grazie a un profondo lavoro che da anni viene svolto nell’Isola, per incentivare le presenze dal Continente e fornire a chi arriva i migliori servizi possibili. Per questo da alcuni anni i principali bike hotel della regione si sono consorziati in un’organizzazione, la Biking Experience Sardinia Tourism (Best), la cui opera ha dato a tutto il cicloturismo in Sardegna una nuova immagine.

«L’organizzazione è nata in coincidenza del covid – spiega il responsabile Vanni Scarpa – vedendo come la bicicletta stava assumendo una nuova dimensione. Noi dovevamo farci trovare preparati a questa richiesta, ma eravamo di fronte a realtà molto frammentate, anche come servizi da offrire, a cominciare dai tour operator e dai noleggi bici. Si doveva partire da qualcosa, mettere insieme i principali bike hotel sardi era il punto di partenza».

L’impegno di Biking Experience è quello di allargarsi per far conoscere angoli sempre nuovi
L’impegno di Biking Experience è quello di allargarsi per far conoscere angoli sempre nuovi
Su quali basi vi siete mossi?

Noi siamo consapevoli che per offrire un prodotto valido bisogna coinvolgere più attori, quindi non basta l’impegno che noi albergatori possiamo mettere, ma possiamo anche essere uno stimolo per altri servizi, per il territorio, per dare quelle risposte che un cicloturista si aspetta. Teniamo presente che la Sardegna è un territorio molto particolare: le distanze qui sono rese più difficili dalle caratteristiche geografiche, per fare 100 chilometri ci possono volere anche 4 ore. Abbiamo quindi pensato che realizzando una rete fra tutti gli operatori si sfrutta tutto il territorio in maniera migliore.

Le adesioni da dove sono arrivate?

Hanno aderito 25 hotel. Alcuni come quelli di Stintino, Alghero, Porto Torres sono bike hotel a tutti gli effetti, altri sono bike friendly. Ossia non hanno tutti i servizi in loco, non hanno magari il lavaggio bici o la colazione specifica per ciclisti, ma possono comunque fornire tutto quel che serve sfruttando anche altre realtà del loro territorio. I 25 hotel coprono una dorsale che attraversa in lunghezza la regione, ma speriamo che presto altre realtà si consocino e vadano a coprire altre aree.

Il mercato cicloturistico sardo è in grande espansione, soprattutto all’estero
Il mercato cicloturistico sardo è in grande espansione, soprattutto all’estero
C’è davvero un aumento delle presenze cicloturistiche in questi anni di vostra esistenza?

Assolutamente, è tangibile e progressivo nel tempo. Per certi versi la Sardegna ha il vantaggio proprio di essere partita in ritardo rispetto ad altre regioni, perché il suo mercato è più “fresco”, da esplorare. Io credo che i numeri possano crescere esponenzialmente in maniera profonda. Faccio un esempio: fino a pochi anni fa parte del popolo cicloturistico aveva La Spagna come meta privilegiata, Palma di Maiorca in particolare. Progressivamente ci si è accorti che Alghero ha le stesse potenzialità di Palma, ma è qualcosa di nuovo, a costi più contenuti, con una rete ciclabile anche maggiore, così quel mercato che andava alle Canarie ogni anno si è progressivamente riversato su questi lidi nostrani.

Che servizi vengono offerti?

Stiamo lavorando per dare sempre di più. Ad esempio c’è già un’app per cicloturisti con itinerari prefissati. Tra l’altro è ideale per il ciclista occasionale perché offre, geolocalizzandolo, tutto quello che può trovare come logistica, enogastronomia, noleggi e riparazioni bici, richiami storico-culturali. In questo modo ha costantemente sott’occhio tutto quello che serve per godersi al meglio la sua escursione. È stata sviluppata da una società di Torino per l’utilizzo che avevamo richiesto proprio in questi termini.

Sull’App di Sardinia Cycling si possono trovare percorsi differenti anche in base alla propria forma fisica
Sull’App di Sardinia Cycling si possono trovare percorsi differenti anche in base alla propria forma fisica
A chi vi rivolgete?

A un mercato il più possibile diversificato. I cicloturisti non sono tutti uguali, ci sono quelli che vogliono scoprire da soli e quelli che chiedono un sistema prefissato. Sul nostro sito si possono trovare itinerari differenziati in base alle capacità di ognuno e tutti i servizi necessari a cominciare dai noleggi bici. Senza naturalmente dimenticare i nostri 25 hotel consociati. Vogliamo che la vacanza sia fatta su misura, proprio come un vestito nuovo.

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