Bike Up è la fiera dedicata esclusivamente al mondo dell’e-bike e quello della mobilità elettrica. Nata nel 2014, è giunta alla sua decima edizione e nel tempo è cresciuta moltissimo, diventando un vero e proprio riferimento in questo campo. In questa edizione, però, non ci sarà un solo appuntamento, ma ben due. Il primo è quello di Bergamo, dal 12 al 14 aprile. Il secondo, invece, è quello di Torino, che si terrà dal 24 al 26 maggio.
Decima edizione
Stefano Forbici, co-fondatore di questa manifestazione, ci racconta la sua crescita, avvenuta in maniera rapida. Una fiera, quella di Bike Up, che ha saputo raccogliere tante domande e un pubblico sempre diverso.
«Siamo nati nel 2014 – ci racconta Forbici – a Lecco. Abbiamo dato il via a Bike Up perché pensavamo che non ci fosse una manifestazione che desse la giusta considerazione alle bici a pedalata assistita. Tante fiere mettevano in evidenza la bici, ma non le biciclette elettriche. Abbiamo dato il via a Bike Up per sfatare tutti i pregiudizi rivolti alla bici a pedalata assistita. La scelta di Lecco come città ospitante era dovuta al fatto che la stessa stava attivando un sistema di bike sharing elettrico. Quattro anni dopo, nel 2018, ci siamo trasferiti a Bergamo, perché la fiera era cresciuta esponenzialmente. Infatti al primo anno avevamo 24 brand, ma in pochi anni i numeri sono aumentati a dismisura».
Due eventi
Bike Up non ha arrestato la sua crescita, anzi, ha seguito, per non dire anticipato, il trend moderno. La bicicletta elettrica ha trovato un mercato fertile, ha visto sempre più adesioni e nuovi arrivati. Tanto da costringere Bike Up a trovare una seconda città per ospitare l’esposizione.
«L’aggiunta di Torino – continua Forbici – come seconda città, è dovuta a due motivi principali. Riteniamo che il target di utilizzatori di e-bike sia trasversale, non racchiude solo gli appassionati di bici, ma anche tanta gente che vuole solamente fare attività all’aria aperta. Questo implica che non ci sono così tante persone disposte a farsi trasferte lunghe per visitare un’unica manifestazione. Serviva portare Bike Up più vicino alla gente.
«Il secondo motivo – spiega ancora – è che le città scelte sono sempre interessate a far crescere la mobilità urbana. E’ stato così per Lecco e Bergamo prima e lo è anche con Torino. Infatti, nel 2023 abbiamo tenuto una conferenza legata al bike to work. Ci hanno sostenuto la Camera di Commercio e il Comune di Torino. Si è trattato di un’iniziativa che interessava il territorio, ma anche le aziende stesse».
La community
Forbici ci ha spiegato bene come chi si interessa al mondo dell’e-bike non sia un vero appassionato della bici, anche se questa fetta di mercato è in continua crescita. L’utilizzatore medio dell’elettrico vuole stare bene, tenersi in forma e usare questo mezzo per scoprire nuovi territori.
«Dal 2015 – conclude Forbici – abbiamo incluso in Bike Up anche i territori con i vari tour operator. L’idea è quella di promuovere una determinata area o regione grazie alla mobilità elettrica. Un visitatore che vuole comprare una e-bike da trekking e poi vede lo stand di Val di Sole Bikeland, decide subito di prenotare un’esperienza. Ci sono tanti enti che sposano questa nostra fiera, come Friuli Venezia Giulia o Val di Fassa. Il visitatore tipo di Bike Up è una persona interessata alla bici per mantenersi in salute e per godere di esperienze diverse. E’ innegabile, infatti, che la bici elettrica sia stata una grande promotrice del cicloturismo. Noi con questa fiera cerchiamo di unire tutte queste esigenze».