Sono meno conosciute delle loro cugine spagnole, le Canarie, ma le portoghesi Isole Azzorre hanno tutto il potenziale per soddisfare i vari tipi di vacanzieri a pedali.
Ci siamo fatti spiegare da Mauro Fumagalli di MarcheBikeLife cosa c’è da aspettarsi, dato che lui vi organizza dei pacchetti cicloturistici. A sentirlo parlare è stato un vero pioniere di questo paradiso collocato in mezzo all’Atlantico.
L’isola di Sao Miguel
«L’idea è nata per cercare mete un po’ diverse da tutte le altre che si presentano sul mercato delle vacanze in bici. Ho fatto una ricerca ed ho trovato un ragazzo di Pesaro che era emigrato alle Azzorre per occuparsi di turismo. Ho accettato il suo invito nel 2018 e sono andato a vedere questo arcipelago che, in realtà, avevo già nel mirino. Ho organizzato un tour di prova e poi l’ho proposto al mio parco clienti e subito si sono dimostrati entusiasti, tanto che abbiamo fatto già tre date con 12-13 persone per volta.
«Abbiamo scelto un’isola in particolare, quella di Sao Miguel, perché ha una forma molto allungata ed il suo periplo misura circa 280 chilometri e si presta per fare dei tour “a margherita”. Infatti ci siamo scelti un bellissimo bike hotel a Ponta Delgada (dove è l’aeroporto) che, trovandosi al centro, ci consente di fare tre giornate in bici nella parte est e altri tre giorni in quella ovest”.
Neppure una buca
Fumagalli puntualizza che l’isola è vulcanica ed ha scenari bellissimi con lagune, laghi, promontori e un bel po’ di dislivello nell’entroterra che si fa sentire. Le temperature sono costanti sui 20-25 gradi quasi tutto l’anno, bisogna solo evitare il periodo del celebre anticiclone per non incappare in qualche giorno di pioggia.
«Le strade che fanno il periplo dell’isola – continua – hanno un asfalto vellutato in cui non si trova una buca nemmeno a cercarla. In piú all’interno ci sono belle stradine di campagna e anche sterrate, che passano in mezzo alle vaste piantagioni di thè. E poi è pieno di mucche, curiosamente sempre pulitissime perché, pascolando all’aria aperta, vengono letteralmente lavate dalla pioggerellina fine che rende l’isola verdissima e rigogliosa, ma comunque piacevole nel pedalare».
Bici a noleggio
Logisticamente Mauro ha preferito noleggiare le bici in loco (si tratta di un noleggio di alto livello grazie ad un negozio Specialized presente a Sao Miguel). Questo perché il trasporto è complicato dato non c’è il volo diretto per le Azzorre (occorre fare scalo a Lisbona) ed in più generalmente le compagnie aeree non ti imbarcano le bici elettriche. Però, volendo, chi ha la propria bici muscolare può portarla.
«Cerco di fare gruppi omogenei – prosegue Fumagalli – per andare tutti insieme, anche perché ci sono molte cose da vedere, dai villaggi di pescatori alle aziende produttrici di un thè molto rinomato, a quelle agricole che fanno il formaggio. E’ un’isola che l’inquinamento non sa cosa sia e che è molto avanti dal punto vista dell’ecosostenibilità. Infatti ci sono dei geyser che sfruttano l’energia geotermica per il riscaldamento, l’illuminazione pubblica e persino per mangiare. Nella zona termale di Furnas infatti, i ristoratori portano il cucinato dentro dei pentoloni che sotterrano per qualche ora in queste cavità bollenti prima di servirlo a tavola».
Le prossime date del tour di MarcheBikeLife sono programmate per giugno e ci sono ancora dei posti liberi. I prezzi? Per un tour di una settimana si parte da 1.350 euro, compreso noleggio bici, volo escluso.