| 2 Giugno 2024

Pedalare (e mangiare) in Val di Gresta, l’orto del Trentino

La Val di Gresta la conoscono in pochi, ma almeno una volta nella vita chiunque bazzichi il Trentino e il Lago di Garda l’ha attraversata riconoscendo le aziende agricole e i loro punti vendita lungo la strada. Ammirando la nuova ciclabile e rimanendo a bocca aperta quando la strada sprofonda verso il lago con uno scenario mozzafiato. La Val di Gresta è conosciuta come l’orto biologico della regione e da quest’anno è entrata a far parte del Garda Trentino. Ne è sempre stata la naturale anticamera e ora lo arricchisce con i suoi paesaggi, la produzione di ortaggi e i percorsi per bici e trekking.

Il cuore a Mori

A quelli che bazzicano il ciclismo del Giro d’Italia potremmo ricordare che a Mori, il Comune più rappresentativo della valle, è nato Alessandro Bertolini: professionista di lungo corso e atleta della nazionale. Oppure che dal velodromo dello stesso paese nel 2013 prese il via la cronoscalata verso Polsa, in cui Vincenzo Nibali consolidò il suo primato in classifica generale. Per tutti gli altri la Val di Gresta è ora un luogo da ricercare, al di fuori delle mete più affollate.

Si tratta del primo distretto biologico del Trentino e si sviluppa tra i 200 metri della Piana di Loppio ai 1.300 di Passo Bordala. I campi e gli orti sono ben curati, offrono grani varietà di ortaggi e frutta e sono delimitati dai muretti a secco tipici del vicino lago. Il perché di tanto fiorire è spiegato con l’esposizione a Sud e la vicinanza del grande lago, con gli effetti benefici dell’Ora. Si tratta del vento più famoso dell’Alto Garda, che soffia tra le montagne dall’imbocco della valle del torrente Ponale. Giù in basso è noto soprattutto a surfisti e velisti, perché soffia dalle 12 fino al tramonto e crea un bel moto ondoso. Nelle valli che si affacciano sulla parte alta del Garda è invece noto per la capacità di mitigare il clima.

I campi della Val di Gresta sono delimitati dai caratteristici muretti a secco (Garda Dolomiti Spa)
I campi della Val di Gresta sono delimitati dai caratteristici muretti a secco (Garda Dolomiti Spa)

A piedi e in bicicletta

Per gli sportivi, la Val di Gresta è una… palestra, in cui l’effetto rigenerante del verde è assicurato. E dato che da queste parti ci sono tracce ben conservate della Prima Guerra Mondiale, fare sport significa anche immergersi nella storia. Ad esempio chi va a piedi può avventurarsi lungo il sentiero pianeggiante tra i campi coltivati, dalle trincee alla cima del Monte Creino. Dove si possono riconoscere i primi resti dell’importante caposaldo ed osservatorio di artiglieria austroungarico. Percorrendo la trincea, si arriva verso la cima del Monte Creino, con vista mozzafiato sul Lago di Garda.

Chi invece vuole pedalare può affrontare Passo Bordala, il punto d’arrivo del Val di Gresta Trail Tour. Un tracciato MTB panoramico, piuttosto lungo e impegnativo per i vari cambi di pendenza, che abbraccia l’intero territorio. La prima parte si sviluppa in falsopiano e in discesa, ma ben presto inizia la lunga salita fino a Passo Bordala.

Percorso per veri scalatori, infine, quello su strada verso Monte Velo, inserito nelle “Grandi salite del Trentino. Quasi 13 chilometri, gran parte dei quali all’ombra, per raggiungere Passo Santa Barbara a quota 1.170 metri: altra vecchia conoscenza del Giro d’Italia. Nella variante classica, questo itinerario propone una discesa davvero piacevole dalla Val di Gresta verso Loppio. 

Il gusto della tavola

E quando poi sarà il momento di sedersi a tavola, ricordate di guardare con attenzione nel menù, in cerca dei prodotti tipici del territorio. In Val di Gresta si è mantenuto il gusto delle tradizioni e il piacere dell’ospitalità, insieme a quello per il cibo. Cavolfiore, verza, cavolo cappuccio, lattuga, patate, pomodori, zucchine e melanzane, aglio orsino e cipolla, sono solo alcuni fra i prodotti più apprezzati. E sono anche la base genuina dei piatti locali.

Per informazioni

www.gardatrentino.it

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