Nel cuore del quartiere Quadraro, a Roma, il Bar Coppi celebra il suo primo anno di attività, diventando un punto di riferimento per ciclisti, appassionati di mobilità sostenibile e abitanti del quartiere. Nato dall’idea di tre residenti della zona, il locale è molto più di un semplice bar: è un luogo di aggregazione, cultura e promozione della bicicletta.
«L’idea è nata da noi, che abitavamo qui – racconta Andrea Lucania, uno dei fondatori assieme a Lorenzo e Valerio – e avevamo già altre attività in zona. Volevamo creare uno spazio che fosse aperto di giorno, dove le persone potessero studiare, lavorare o semplicemente fare una pausa veloce».
Un progetto per il quartiere
Il Bar Coppi nasce in un’area che, fino a poco tempo fa, era considerata poco sicura, come abbandonata a se stessa. «Il locale era un magazzino chiuso da anni, e la zona stava diventando buia e poco frequentata – spiega Andrea – per cui abbiamo deciso di trasformarlo in un hub per il quartiere, unendo le nostre esperienze: dalla gestione di un circolo ARCI alla cucina e alla pasticceria».
C’è un’ampia scelta gastronomica, dalla colazione con la cornetteria dolce all’aperitivo con le tapas, passando per piatti come l’avocado toast o il club sandwich che possono essere mangiati tutto l’arco della giornata. Il bar è anche uno spazio di coworking gratuito, pensato per chi lavora in smart working e cerca un’alternativa lavorativa alla postazione di casa.
Ciclofficina e mobilità sostenibile
Uno degli aspetti che rendono unico il Bar Coppi è la sua attenzione alla bicicletta. All’interno del locale è stata allestita una ciclofficina (una soluzione comune anche agli altri bike café che abbiamo raccontato), nata per colmare la mancanza di spazi dedicati alla riparazione delle bici nella zona. E’ aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.
«Abbiamo organizzato passeggiate ciclistiche, come il giro delle pietre d’inciampo (il quartiere del Quadraro fu vittima di un rastrellamento nazista nell’aprile del 1944). O un’altra pedalata più goliardica in cui si doveva partire da qui in bici, arrivare al Mausoleo di Cecilia Metella e ritornare al Bar Coppi trasportando un uovo che al ritorno doveva essere intatto. Stiamo pensando a un servizio di noleggio bici economico – racconta Andrea – più economico di quello delle comuni app. L’obiettivo di tutte queste iniziative è avvicinare le persone alla bicicletta, soprattutto con l’aumento delle piste ciclabili in zona, come quella sulla Via Tuscolana».
Eventi e collaborazioni
Il Bar Coppi non è solo un luogo di ritrovo, ma anche un centro culturale. Sono stati ospitati eventi con esperti di mobilità sostenibile, come l’ex-assessore di Valencia Giuseppe Grezzi, e incontri con realtà come Salvaiciclisti.
«Abbiamo anche ospitato l’esperienza della GKN di Firenze, un’azienda che produce bici cargo e ha una storia di rilevanza sociale» spiegano. Siamo poi incuriositi dalla scelta del nome del bar, dedicato a Fausto Coppi. «E’ un omaggio al ciclismo e alla sua eleganza. Volevamo portare l’esperienza di un ciclista iconico. E’ anche un po’ una risposta al Bar Bartali che sta al quartiere Garbatella, con cui in realtà collaboriamo per iniziative ciclistiche».
La rivalità Coppi-Bartali rivive dunque nella Capitale. Stavolta sotto il mantello comune della passione per la bicicletta ed il desiderio di vedere svilupparsi una mobilità sempre più sostenibile.