Una vacanza per pochi, in un autentico paradiso. Per la quale magari metti da parte il denaro necessario per anni, per coronare un sogno. Su queste pagine abbiamo illustrato numerose destinazioni per vivere una vacanza su due ruote, da una parte all’altra dell’Europa. Ma se provassimo a cambiare completamente prospettiva? Proponiamo quattro destinazioni in altri continenti, per un’avventura da vivere al 100 per cento attraverso un lungo periodo. Studiandola nei particolari ma avendo la possibilità di riempirsi gli occhi attraverso qualcosa di completamente diverso dalle nostre consuetudini.
E’ chiaro che non si tratta di viaggi per tutte le tasche. Per chi ama le due ruote sono sogni, sono qualcosa di magico che però possono anche essere quella chimera da trasformare in realtà. Oltretutto sono destinazioni che, nel loro sviluppo, non presentano grandi difficoltà tecniche. Sono disegnate su percorsi ciclabili già sviluppati che una delle principali piattaforme online specializzate in viaggi in bici, Civitatis ha giudicato tra le migliori al mondo basandosi su un metro di giudizio assolutamente incondizionato. Quello dei lettori.
Il Circuito Chico in Argentina
Siamo a Bariloche, in Patagonia. Nella zona più alta dell’Argentina, dove nel secolo scorso si svolgevano addirittura prove di Coppa del mondo di sci alpino (e la Federazione Internazionale sta discutendo se, dopo Milano-Cortina, tornare a proporre questo antipasto estivo). Si tratta di un percorso circolare, sviluppato su una strada asfaltata che costeggia le rive dei laghi Moreno Oeste e Este portando fino alla Laguna El Trebol, addentrandosi nelle penisole di San Pedro e Llao Llao vedendo anche poco lontana Isla Vicotira. Sembrano nomi messi insieme un po’ a casaccio, ma sono tutti passaggi di un fantastico percorso che si sviluppa attraverso poco più di 25 chilometri che lasceranno estasiati.
Si parte da Bariloche, città iconica dove si rimane colpiti dall’architettura locale. Ci sono case con graticci ed edifici in pietra che svettano sullo specchio d’acqua del lago Nahuel Huapi. A prima vista sembra di essere in Svizzera: strade principali caratterizzate da cioccolaterie e birrerie artigianali, gastronomia locale comprendente fonduta e strudel… Non è un caso, perché la città, seppur fondata da bellunesi, è stata popolata da svizzeri e tedeschi sin dall’inizio del secolo scorso.
Il percorso è impegnativo, tutto un continuo salire e scendere anche perché in alcuni casi le pendenze sono toste. La bici si può noleggiare sul posto, con ottime soluzioni tecniche e anche dal punto di vista economico. Alcuni addirittura propongono il doppio noleggio bici+kajak, per abbinare anche un’altra escursione, sicuramente diversa. Il noleggio costa meno di 209 euro ed è molto più semplice del trasporto della bici dall’Italia. La particolarità è che pedalando si apre un ventaglio infinito di possibilità per una sosta. Per questo pur essendo un giro breve va affrontato con calma, magari anche in più giorni.
Ci sono le splendide spiaggette come Playa Oeste o Sin Viento, il Mirador che offre panorami spettacolari, la curiosa Playa de los Troncos dove si vedono passare relitti in legno dalle forme più diverse. E per mangiare non c’è problema: lungo la strada lo street food impera e si può trovare davvero di tutto…
A chi rivolgersi per il viaggio: CycloVagabond
Colonia del Sacramento in Uruguay
Si resta in Sud America ma lo scenario è completamente diverso. Questa volta si pedala in un contesto urbano, per scoprire il fascino di una storica città uruguayana che spicca per la sua artistica architettura, Colonia del Sacramento. Si parte dal Palazzo Municipale per attraversare il circuito turistico Real de San Carlos, passando per l’immancabile Plaza de Toros dal fortissimo sapore latino, si ammira l’antico Hotel Casino come il Fronton de Pelota Vasca. Si arriva al Rio de la Plata, costeggiando il lungofiume con i resti del vecchio molo e la bellissima Cappella di San Benito.
Dal 1995 questa destinazione è patrimonio dell’Unesco e oltre al classico giro turistico, è assolutamente imperdibile un giro nel suo quartiere storico, fondato dai portoghesi nel 1680, con case in pietra e strade acciottolate, con ristoranti caratteristici e piccoli negozietti ideali per lo shopping. Nei giorni più limpidi il panorama sul Rio de la Plata consente di scorgere anche i grattacieli di Buenos Aires, a 40 chilometri di distanza. Oltre ai luoghi più turistici, la bici può portare anche a scoprire piccoli ma imperdibili tesori come il faro, i sette piccoli musei della Città Vecchia, il museo dell’origami.
A chi rivolgersi per il viaggio: Tour HQ
Central Park a New York
Che cosa ci può essere di più iconico di un giro in bici per Central Park? Magari cercando quei luoghi diventando cult grazie a film come “Una poltrona per due” (con Eddie Murphy a fingersi invalido di guerra) o “A piedi nudi nel parco”. E’ innegabile che dedicare una giornata a un giro su due ruote nel grandissimo parco cittadino della Grande Mela offre mille opportunità, basti pensare che parliamo di 75 chilometri nel cuore di una città e i posti da vedere non mancano. Ad esempio Strawberry Fields dove gli echi della canzone dei Beatles inizieranno a risuonare nella testa ma anche il Castello Belvedere e il Giardino di Shakespeare.
Si può scegliere uno dei tanti tour guidati, ma è consigliabile girare per proprio conto, magari entrando dalla 59th Street affrontando un tour di meno di 10 chilometri che permette di visitare i luoghi più suggestivi del parco. La prima attrazione che si trova sul proprio percorso è il carosello, una giostra con 57 cavalli che rappresenta lo scampolo del famoso luna park di Coney Island. Si prosegue verso nord per trovare la Bethesda Terrace, cuore del parco e set di molti film hollywoodiani. Si arriva così al castello, di foggia medievale con uno spettacolare panorama sul Great Lawn, il grande prato verde al centro del parco. Questo è il punto più alto del Central Park.
Lo Shakespeare Garden è affascinante per le tante piante e fiori, ognuna parte delle opere del Grande Bardo. Da vedere The Loch, il ruscello con una delle migliori opere ingegneristiche del parco, come anche il monumento commemorativo di John Lennon, dove la rockstar fu vittima del folle gesto di un fan. E per ritemprarsi dalle fatiche e dalle emozioni, non può mancare una sosta alla Tavern of the Green, ristorante di cucina americana ricavato… in un ovile.
A chi rivolgersi per il viaggio: Veratour
Great Ocean Road in Australia
Se poi si vuole andare più lontano e scegliere una meta agli antipodi, ecco la Great Ocean Road in Australia, ben conosciuta nell’ambiente ciclistico in quanto ospita la classica di apertura del WorldTour a gennaio. Siamo sulla costa sud-orientale della più grande isola del mondo, una strada panoramica tanto lunga quanto spettacolare dove si attraversano foreste lussureggianti, scogliere a picco sull’oceano, formazioni rocciose particolari come i Dodici Apostoli. Qui è davvero difficile fare una descrizione perché si è immersi completamente nello spazio e le emozioni scaturiscono direttamente dalle proprie reazioni attraverso un’esperienza che unisce natura, mare con quel pizzico di avventura che è la migliore delle spezie…
A chi rivolgersi per il viaggio: Ultimate Travel
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