Le tre più importanti granfondo della Romagna avranno una segnaletica permanente. Stiamo parlando della mitica Nove Colli, della Via del Sale e della Granfondo Squali. Non solo, il tutto rientra in un progetto più ampio di tabellazione chiamato Via Romagna, un vero e proprio itinerario di 462 km e 6.500 metri di dislivello che da Comacchio scende verso sud fino a San Giovanni in Marignano, nei pressi di Cattolica. Aggiungendo, dunque, la segnaletica delle tre granfondo si arriva a 972 km totali.
La Regione ed Extragiro
Il progetto è dell’Apt Servizi – Destinazione turistica Romagna (foto di apertura viaromagna.com) ma la “messa a terra” è di ExtraGiro di Marco Pavarini. A lui la parola.
«Nel 2020, in piena pandemia – spiega – la Regione ha voluto lanciare l’idea di un percorso ciclabile che si chiamasse Via Romagna. Un itinerario che partisse dalla costa e andasse a toccare tutti i territori interni della Romagna all’interno, per portare anche lì quel fenomeno gigantesco che è il cicloturismo. Per cui abbiamo disegnato ai tempi un tragitto che andava da Comacchio a San Giovanni in Marignano, però passando da Massa Lombarda, Lugo, Riolo, poi Faenza e poi andava su verso Brisighella, San Leo e Mondaino».
Ciò che Pavarini e i suoi collaboratori hanno capito in questi anni è che la tabellazione fisica permanente è fondamentale, perché le persone hanno bisogno di riferimenti fisici, non basta la traccia Gpx.
«Nel 2022 abbiamo fatto una prima parte del lavoro – aggiunge – ovvero il masterplan per capire dove tabellare, come tabellare, con che cosa, quanti cartelli e con quali costi… Una volta trovati i soldi attraverso un fondo nazionale dedicato al turismo, in accordo con la Regione e le quattro province coinvolte, si è passati alla fase esecutiva, cioè quella attuale».
Un reticolo di percorsi
In breve, entro il prossimo giugno si avranno tabellati i 462 km della Via Romagna e le tre granfondo citate all’inizio, che in più punti intersecano la Via, come ben evidente da questo video..
«Abbiamo fatto una mappatura integrata che comprendesse non solo la tabellazione, ma anche punti di ricarica, punti di pit-stop con piccoli attrezzi per la manutenzione della bici ed aree di sosta attrezzate con dei gazebo che saranno delle vere e proprie “terrazze sulla Romagna”. Abbiamo quindi fatto la scelta che questi soldi dovessero essere utilizzati anche per tabellare in modo permanente le tre granfondo romagnole, in modo da dare continuità ad un reticolo di ciclabilità e di cicloturismo. Chi vuole può, ad esempio, seguire il tracciato della Nove Colli, intercettare in alcuni punti la Via Romagna e proseguire su di essa in una direzione o nell’altra e viceversa».
“Impossibile perdersi”
Sono diversi i punti di forza di questa lunga cavalcata romagnola che si snoderà su strade secondarie asfaltate e qualche tratto di sterrato. Nel Riminese, ad esempio, la zona di San Leo e Mondaino e quella di Montefiore Conca.
«Faremo anche un passaggio sulla salita della Gallisterna, intersecando quindi il percorso permanente dei Mondiali del 2020. E poi la zona di Comacchio è molto bella – conclude Marco Pavarini di ExtraGiro – da lì si incrociano la Ciclovia Adriatica e poco più a Nord c’è la Ciclovia VenTo. Insomma un bel lavoro di tabellazione. Non a caso per la promozione abbiamo scelto lo slogan “Impossibile perdersi”».