| 28 Febbraio 2025

Voglia di Patagonia? A novembre affidatevi a CycloVagabond

La Patagonia, con i suoi paesaggi mozzafiato, montagne imponenti e ghiacciai millenari, è una meta da sogno per gli amanti del cicloturismo. In parole povere: il viaggio da fare una volta nella vita. CycloVagabond, guidato dall’esperto Giuseppe Papa, propone un’avventura di 16 giorni che parte dalle zone più iconiche della Patagonia, come il Monte Fitz Roy e il ghiacciaio Perito Moreno (foto apertura), per poi scendere verso Ushuaia, la “fine del mondo”. Questo itinerario, pensato per chi cerca un’esperienza autentica e fuori dai sentieri battuti, richiede vari mesi di preparazione per essere affrontato al meglio, tanto che Giuseppe dice che il viaggio inizia già quando si compra il biglietto aereo.

Serve mettersi in gioco

Non è un’avventura per principianti. Questo percorso richiede una buona dose di resistenza fisica e mentale, oltre ad un’attrezzatura adeguata.

«Sicuramente non è un viaggio da fare come primo approccio al cicloturismo – spiega Giuseppe – è adatto a tutti, ma bisogna vedere se si è disposti a mettersi in gioco, a non lavarsi per giorni, a mangiare sempre le stesse cose e ad affrontare il vento contrario».

L’attrezzatura giusta

Per un viaggio del genere, la scelta della bici è cruciale. Giuseppe consiglia una gravel con gomme larghe 47 mm, ideali per affrontare sia l’asfalto che i tratti sterrati.

«La bici ideale non esiste – spiega – ma per un viaggio così, se si ha l’abitudine di andare in gravel, è la scelta migliore. Le gomme devono permettere di avere aderenza sullo sterrato senza rinunciare alla velocità sull’asfalto. Poi, come spesso accade, ci saranno momenti in cui chi ha la gravel rimpiangerà di non avere una mountain bike e viceversa».

La semplicità è la chiave: freni meccanici e telai in acciaio o, addirittura, titanio sono preferibili per la loro resistenza e facilità di riparazione. «Ma se uno ha la bici con i freni idraulici non gli dico certo di cambiarli» specifica. 

Scenari unici tra il Cile e l’Argentina che rimangono per sempre nella memoria di chi pedala in queste zone
Scenari unici tra il Cile e l’Argentina che rimangono per sempre nella memoria di chi pedala in queste zone

Pronti a tutto

Il viaggio non è solo una sfida fisica, ma anche un’immersione totale nella natura selvaggia della Patagonia. Tra ghiacciai, boschi e spiagge desolate, i ciclisti vivranno momenti unici, come dormire sotto le stelle in tenda o pedalare lungo la mitica Ruta 40.

«La Patagonia è famosa per avere quattro stagioni in un giorno – racconta Giuseppe – si può partire in pantaloni corti e trovare la neve dopo 50 chilometri. Per questo bisogna essere preparati a tutto».

Una gravel con gomme da 47 mm è la bici più adatta. Ma la parola d’ordine è semplicità
Una gravel con gomme da 47 mm è la bici più adatta. Ma la parola d’ordine è semplicità

Dal 6 al 22 novembre

La prossima partenza in calendario fissata da CycloVagabond è dal 6 al 22 novembre 2025. Con la sua esperienza ventennale di viaggi in bici in giro per il mondo, Giuseppe guiderà i partecipanti attraverso un percorso che unisce avventura e scoperta, regalando emozioni che rimarranno impresse per sempre.

Il costo è di 2.000 euro e comprende tutta la traccia, l’assistenza logistica e meccanica di Giuseppe ed alcune notti in hotel. Per il resto bisognerà avere l’occorrente per bivaccare (tenda e sacco a pelo), per questo la guida di CycloVagabond, che vive a Chamonix, in Francia, si rende disponibile già mesi prima per effettuare dei weekend di prova per “testare” materiali e capacità degli iscritti. Il volo non è incluso ma Giuseppe Papa è in contatto con un’agenzia viaggi che riserverà prezzi speciali a chi deciderà di imbarcarsi in questa avventura. Importante: il gruppo dovrà essere composto da un minimo di 4 ad un massimo di 6 persone. 

Giuseppe Papa di CycloVagabond ha una lunga esperienza di viaggi, dall’Islanda alla Patagonia
Giuseppe Papa di CycloVagabond ha una lunga esperienza di viaggi, dall’Islanda alla Patagonia

L’importanza della guida

Se si è pronti a mettersi in gioco e a vivere un’esperienza fuori dal comune, il viaggio in bici attraverso la Patagonia con CycloVagabond è l’occasione perfetta. Affidarsi ad una guida che è già stata più volte laggiù è fondamentale.

«Nessuno vieta di organizzarsi in autonomia – conclude Giuseppe Papa – ma fare questo giro richiede una lunga preparazione ed anche una lunga permanenza. In questo modo invece in poco più di due settimane si riesce a visitare le attrazioni più importanti».

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