| 11 Giugno 2025

Villa Trevisi, con la bici si entra nella storia dell’architettura veneta

Villa Trevisi non è una struttura logistica come le altre perché parliamo di un riferimento storico per la città di Treviso. Siamo davvero a due passi dal centro e questa villa, risalente al 1904 è stata poi ristrutturata nel 1986 e dal 2018 è una residenza turistica che Sonia Massarutto, con suo marito Adriano, gestisce con un profilo fortemente familiare, tanto è vero che la coppia abita direttamente in quello che a tutti gli effetti è un hotel.

L’ampio spazio di Villa Trevisi, con le due palazzine, quella secondaria adibita ad appartamenti
L’ampio spazio di Villa Trevisi, con le due palazzine, quella secondaria adibita ad appartamenti

La bici? Si può portare in camera…

L’idea che la coppia ha avuto è dare un’impronta fortemente legata alla bici per la loro struttura e questa è la vera forza di Villa Trevisi: «Noi abbiamo a disposizione 4 camere nella struttura principale e 4 appartamenti ricavati dalla costruzione retrostante, nel giardino, che è stata eretta ex novo ma che mantiene tutte le caratteristiche architettoniche e visuali della struttura principale, per farne qualcosa di armonico».

Qui la bici è trattata quasi come una componente della famiglia: «Non abbiamo un vero e proprio deposito bici perché avremmo dovuto distribuire chiavi di accesso per un ambiente promiscuo che ai cicloturisti non piace. Noi, se indicato nella prenotazione, favoriamo di portare la bici con sé: due camere della villa hanno pavimentazione in piastrelle e marmo e quindi la bici può essere tenuta in camera, nelle altre due il pavimento è in legno e si rischierebbe di rovinarlo.

La Treviso-Ostiglia è il richiamo ciclistico principale, portando i ciclisti verso Venezia e la Laguna
La Treviso-Ostiglia è il richiamo ciclistico principale, portando i ciclisti verso Venezia e la Laguna

L’assistenza tecnica è sempre garantita…

«Per quanto concerne gli appartamenti, due sono al piano terra e quindi la bici può essere tenuta all’interno, un altro ha un’ampia terrazza esterna di pertinenza, con scale esterne ma ingresso protetto e anche questa è una soluzione molto gradita. D’altro canto sono appartamenti tra i 50 e gli 85 metri quadrati, quindi ideali per una vacanza anche “corposa”».

La struttura garantisce ai cicloturisti tutti i servizi basilari: «Abbiamo innanzitutto un ampio parco dove al suo interno, pur dopo la dismissione dell’area deposito, abbiamo mantenuto uno spazio dove c’è un contenitore per le attrezzature per piccole riparazioni e naturalmente un compressore per il gonfiaggio delle gomme. A tal proposito, proprio per la manutenzione abbiamo accordi con diverse aziende – sempre su chiamata – per l’assistenza a tutti i mezzi dei nostri ospiti in caso di necessità. Abbiamo anche cestini per la colazione per chi parte per escursioni comprensivi anche di prodotti specifici come gel e quant’altro. Poi appena arrivati in camera, i nostri ospiti trovano proposte cartografiche per poter scegliere i nostri itinerari».

Una veduta dall’altro della ciclabile che prende il via da Treviso
Una veduta dall’altro della ciclabile che prende il via da Treviso

Una struttura ideale per i gruppi

Qui entriamo nella forza vitale di Villa Trevisi dal punto di vista cicloturistico perché la sua collocazione è ideale per potersi godere un angolo di Veneto indimenticabile: «La grandezza della nostra struttura permette il soggiorno anche di 30 persone e questo la rende ideale per gruppi, infatti spesso siamo scelti come soggiorno per le squadre per gli eventi della zona. Da qui le scelte per divertirsi pedalando sono innumerevoli: partiamo dal fatto che siamo a 10 minuti a piedi dalle Mura di Treviso, quindi dal suo centro storico con i mille suoi richiami, architettonici e non solo.

Poi si può partire per scoprire in bici tutto quel che può regalare la Marca Trevigiana tra ville venete, vigneti, borghi che si affacciano sul Sile. Inoltre qui passa la ciclovia che da Treviso porta a Venezia e Jesolo e posso garantire che è qualcosa di unico, si pedala addirittura sull’acqua… Senza dimenticare naturalmente le colline del Prosecco e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Unesco che non sono solamente la ricchezza economica del nostro territorio ma una sorta di epicentro di tutto il nostro essere: raggiungibili in bicicletta in meno di un’ora pedalando senza stress, sono un premio per gli occhi e per la mente».

L’affluenza di cicloturisti è sempre altissima, dall’Italia ma anche dal Centro Europa
L’affluenza di cicloturisti è sempre altissima, dall’Italia ma anche dal Centro Europa

Si parte in bici, si torna in treno…

Proviamo a fare un identikit del cicloturista ospite: «La maggior parte viene dall’Italia ma ci sono tanti che arrivano anche dalla Germania. E’ gente che sa già dove andare, che mete scegliere tanto è vero che non abbiamo nostre guide per accompagnarli perché non c’è una gran richiesta in tal senso, ma siamo comunque in contatto con agenzie locali per fornire anche questo servizio. Noi non prevediamo il soggiorno per una sola notte negli appartamenti, che solitamente vengono affittati per più giorni, anche una settimana.

«Le mete principali sono tutte le città del territorio, da Asolo a Oderzo per fare un esempio, ma anche oltre, fino a Venezia anche perché è facilmente raggiungibile e soggiornando qui si risparmia moltissimo. L’impegno che la Regione ha messo per incrementare il cicloturismo passa anche per l’accesso delle bici a molti tragitti in treno: in tal modo si può anche effettuare un’escursione verso le Dolomiti tornando comodamente in treno, infatti è una destinazione molto gettonata».

Piazza dei Signori, centro storico di Treviso. A luglio sarà teatro di Suoni di Marca
Piazza dei Signori, centro storico di Treviso. A luglio sarà teatro di Suoni di Marca

La vacanza inizia da qui

Quali iniziative sono in previsione per le prossime settimane? «Qui a luglio c’è Suoni di Marca, una serie di concerti e manifestazioni per le strade e le piazze del centro storico di Treviso. Un motivo in più per godersi una vacanza da sogno, che inizia appena si varca il nostro cancello…».

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