Non è passato inosservato il fatto che un marchio storico del mondo del mototurismo come Givi, fondato nel 1978, sia sbarcato di recente sul settore bike con le proprie borse. Abbiamo chiesto a Paolo Marini, responsabile comunicazione della divisione Givi Bike il perché di questa scelta.
Cosa ha spinto il marchio Givi ad entrare nel mondo del ciclismo? Quali conoscenze ha portato?
C’era già da tempo un progetto che voleva essere esplorato. Poi con l’arrivo del Covid, nel 2020 la bicicletta è diventata ancora di più un punto di riferimento e si è deciso di impegnarsi in tale progetto. Abbiamo creato un team di lavoro apposito e nel settembre 2021 abbiamo presentato alla Fiera di Rimini la prima collezione, assieme alla novità del sito e-commerce. Dal mondo moto sono passate conoscenze di sviluppo dei materiali, della struttura e del design. Poi però l’approccio al mezzo “bici” cambia. In particolare ci siamo concentrati sugli attacchi, sviluppandone alcuni ad hoc miniaturizzando quelli delle moto.
Perché gravel e bikepacking è diventata un’accoppiata vincente?
Il gravel è diventato non dico una moda, ma sicuramente un trend. In Italia non c’è mai stata una cultura del lungo viaggio in bici, quanto piuttosto quella della gita fuori porta di due o tre giorni. Quindi, invece delle classiche borse laterali da cicloturismo, ecco che è risultato più comodo avere un assetto più “light” come quello del bikepacking. Poi l’esplosione delle gravel ha trainato anche il mercato delle borse, che infatti anche per noi sono tra le più vendute a livello di gamma.
Ha ancora senso investire in borse da cicloturismo?
Assolutamente sì, infatti stiamo puntando comunque all’espansione verso mercati europei. Abbiamo deciso a livello di politica aziendale di partire dall’Italia perché volevamo un attimo testare il prodotto, vedere come funzionava. Poi, dall’anno scorso, partecipando anche ad Eurobike, abbiamo cercato di uscire dai nostri confini. Ci ha permesso di confrontarci con marchi, specie tedeschi, che hanno un’esperienza quarantennale nel mondo delle borse per le bici, così come Givi ce l’ha in quello degli accessori per le moto.
Su cosa deve focalizzare l’attenzione chi si appresta a comprare il primo set di borse?
Sicuramente la scelta è totalmente soggettiva, nel senso che, secondo noi, uno prima deve capire come intende il viaggio. Ognuno ha il suo modo di approcciarsi, non c’è una regola fissa. Ad esempio per noi non esiste sempre e solo la regola del “bikepacking puro”, con le sole borse attaccate al telaio, ma anche un set che contempli le borse laterali. A tal proposito abbiamo due linee distinte Experience e Adventure, dove la prima è più vicina al cicloturismo, la seconda più al bikepacking propriamente detto.
Tra le borse da bikepacking, qual è quella… imprescindibile?
La borsa frame, a parere mio, è quella che monti sulla bici e poi non la stacchi più. Ci metti il giacchino antivento e altri accessori necessari e veloci da prendere. Poi ovviamente dipende anche dalla stagionalità, ad esempio nei mesi più freddi anche la borsa da manubrio può fare la sua parte.
Impermeabili o no, quali preferire?
Il 100 per cento water proof secondo Givi è una delle qualità principali, è stato un nostro fiore all’occhiello. Questa garanzia di impermeabilità è vincente contro le infiltrazioni d’acqua, ma anche contro la polvere. Abbiamo testato i prodotti con dei cicloviaggiatori che hanno pedalato nel deserto e abbiamo visto che funziona.
Ci sono prodotti specifici anche per chi usa la gravel in ambito urbano?
Sì, abbiamo da sempre suddiviso la collezione in tre linee, Experience, Adventure ed Urban in moda da dare all’utilizzatore la massima possibilità di scelta. Nell’ambito urbano abbiamo borse per esigenze diverse come ad esempio la possibilità di inserire un portatile o gli oggetti per la spesa.
E per le e-bike?
Non cambia nulla, per il mezzo elettrico o muscolare i prodotti sono i medesimi. L’unica cosa che conta è pedalare.
Per concludere, novità in vista?
I prodotti di punta sono quelli per il bikepacking ed in primavera uscirà una nuova borsa da forcella più capiente, da 5 litri, ed una nuova borsa da manubrio. Sono il risultato del feedback costante che abbiamo con i clienti, per noi fondamentale specie in questi primi anni e per prodotti testati sulla lunga distanza.
Prezzi e caratteristiche tecniche sul sito dell’azienda di Flero, in provincia di Brescia.