Non manca molto al via dell’evento Gravellina, che si terrà in Valtellina, precisamente a Sondrio, il 21 e 22 settembre 2024. I preparativi vanno avanti e Camillo Bertolini di DaysOff, agenzia di outdoor marketing che si occupa dell’organizzazione e della comunicazione dell’evento, ci racconta come procedono i lavori.
«Stiamo andando avanti spediti – dice – dallo scorso anno con la prova dei percorsi e ancora gli ultimi dettagli da ultimare. Gravellina ha come paese principale Sondrio, pieno centro della Valtellina. Questo evento ha come scopo il fatto di voler scoprire le caratteristiche di un territorio davvero particolare ma che non è sulla mappa fisica e geografica degli amanti del gravel. Un posto ricco di terrazzamenti e sul quale si pratica la viticoltura eroica con paesaggi davvero unici (foto Giovanni Levi in apertura, ndr)».
Il gravel è di casa
L’area sulla quale si svolge la Gravellina comprende il fondo valle e la media montagna. Si fa presto a passare da strade pianeggianti a ripide salite, che danno il nome a vini e che rispecchiano il carattere di questo territorio.
«E’ una zona – prosegue Bertolini – ricca di natura con vigneti e terrazzamenti, ma anche meleti, campi di mais e segale, in particolare nell’area di Teglio. Tutti prodotti, quest’ultimi, che danno vita al piatto tipico della Valtellina: i pizzoccheri. I partecipanti potranno mettersi alla prova su percorsi che hanno un animo gravel e che soddisfano le esigenze di tutti».
Un evento su due giorni quindi.
Sì, con epicentro Sondrio, il capoluogo della Valtellina. Il primo giorno verrà affrontato il tour più lungo che prende il nome di “1/2 Gravellina Est”. Tutti i percorsi hanno in comune la prima parte: 1/2. Dovete sapere che si tratta di un boccale tradizionale del nostro territorio che prende il nome di mezzo di vino.
Il primo tour sarà il più lungo e cosa si vedrà?
Si parte da Sondrio e si arriva a Bianzone, quindi si pedala verso est per un totale di 80 chilometri. Si attraversa la parte più sfarzosa della Valtellina con castelli, vigneti e chiese monumentali arroccate in cima a rocce. Proprio le chiese sono una particolarità del nostro territorio, sorgono in paesi minuscoli con poche migliaia di abitanti, ma sono vere e proprie cattedrali.
Che particolarità racchiudono?
La Valtellina, da sempre, ha fatto da confine tra Italia e Svizzera, quindi anche tra cattolicesimo e protestantesimo. Per un periodo del medioevo c’è stato un lungo dominio protestante e i cittadini cattolici hanno voluto rafforzare la loro fede attraverso queste opere immense.
Non si tratta di pedalare e basta ma di esplorare queste zone…
Che è il senso del gravel, pedalare per scoprire nuove strade e nuovi territori. La bici diventa il mezzo per viaggiare e conoscere quello che ci sta intorno. Il bello è che Sondrio è attraversata dal Sentiero Valtellina, quindi per spostarsi non si passerà mai da strade aperte al traffico. Per il 70 per cento si pedala fuori strada con strade bianche, lastricati e altri tipi di sentieri. I lastricati sono tipici dei nostri borghi storici, e proprio nel percorso “1/2 Gravellina Est” si attraversa Ponte di Valtellina, borgo medievale rimasto intatto nel tempo.
Il secondo percorso come sarà?
Si sviluppa dalla parte opposta rispetto al primo, infatti prende il nome di “1/2 Gravvelina Ovest”. La direzione è Ardenno, paese vicino a Morbegno. Il paesaggio cambia completamente, l’area è molto più rurale con tanti boschi e diversi single track. C’è all’interno del percorso un punto panoramico davvero unico: il parco sovracomunale di Triangia. E’ situato sulla costa montana vicino a Sondrio e in cima si può ammirare tutta la città. Anche in questo caso si attraversa un borgo storico, quello di Maroggia.
E’ previsto anche un terzo itinerario?
Quello corto, che prende il nome di “1/4 Gravellina, misura 35 chilometri ed è un mix tra i due precedenti. Passa nell’area sotto Sondrio, dove si possono ammirare le eccellenze architettoniche. Nella parte successiva, invece si pedala tra le meraviglie della natura tra cui la Passerella sulle Cassandre.
Oltre che pedalare si potranno anche assaggiare i prodotti del territorio?
Stiamo lavorando con alcuni enti locali come il Consorzio Tutela dei Vini della Valtellina e Coldiretti. L’idea è di fare, all’interno del Parco Adda Mallero Bartesaghi un punto di incontro dove poter assaggiare e acquistare i prodotti locali. Il parco sarà il centro dell’evento, da lì partiranno i vari percorsi e soprattutto la sera del 21 settembre ci sarà una serata con cibo e tanta musica.