Quasi 300 chilometri da pedalare tutti d’un fiato o un poco alla volta. Chi ama l’avventura e scoprire il territorio in sella alla propria bici non può esimersi dal Val Susa Gravel Loop, un anello con 7.000 metri di dislivello che porterà alla scoperta delle montagne magiche che marcano il confine alto tra Italia e Francia. Vi avevamo già parlato dell’offerta legata alla mountain bike, oggi ci spostiamo sul gravel (in apertura foto Patitucci).
Siamo in Piemonte e, grazie al vasto reticolo delle ex strade militari della Val Susa, che oggi sono note e promosse con il marchio Vie Storiche di Montagna, sarà possibile scoprire itinerari affascinanti sterrati che vi lasceranno a bocca aperta.
Avigliana e ritorno
L’inizio e la fine del Val Susa Gravel Loop è previsto ad Avigliana, località medievale che si affaccia su due splendidi laghi e facilmente raggiungibile dal centro di Torino. Appena 30 minuti dalla stazione di Porta Nuova, con treni ricorrenti ogni mezz’ora al prezzo di 3,70 euro. L’inizio dell’itinerario è subito coi fiocchi perché appena partiti si sale verso la celeberrima Sacra di San Michele, uno dei monasteri simbolo del Piemonte.
Non è che l’antipasto, perché col passare dei chilometri si continua a respirare l’aria epica del grande ciclismo. Basti pensare al mitico Colle delle Finestre, che è possibile imboccare da Meana di Susa. Si sfidano prima le tortuose pendenze su asfalto, per poi arrivare alle mitiche strade bianche degli ultimi nove chilometri. Negli anni hanno scritto pagine indelebili anche del Giro d’Italia e lassù si è appena concluso il Tour de l’Avenir per under 23.
L’itinerario non concede respiro in quanto a magia e si prosegue con la Strada dell’Assietta, la più alta sterrata carrozzabile d’Europa a cavallo delle valli Susa e Chisone. Una dorsale militare lunga circa 32 km sempre oltre i 2000 m che collegava le fortificazioni in quota tra il Colle delle Finestre e il Colle del Sestriere. Oggi è teatro di importanti eventi ciclistici come l’Assietta Legend e la Gran Fondo Sestriere.
I Monti della Luna
Scesi a Sestriere prima e a Cesana Torinese dopo, ecco una nuova salita verso i Monti della Luna, tra panorami davvero spaziali, che ci porta a Claviere. E’ l’ultimo paese italiano prima di sconfinare in Francia verso il Col du Montgenèvre. Si susseguono Val-des-Prés e la salita del Colle della Scala, dove la vista spazia dalla Valle stretta alla Guglia Rossa mentre si percorrono i tornanti che scendono verso Bardonecchia.
Una volta a Bardonecchia, si torna indietro lungo l’altro versante della Val Susa. Prima con una salita con pendenze a due cifre nella valle di Rochemolles. Da lì, con una ripida discesa che passa dal forte Föens e dal forte Pramand, si arriva in picchiata al fondovalle di Salbertrand. Da qui il rientro ad Avigliana ha due soluzioni: seguire la traccia Almese-Rivoli oppure tramite la linea ferroviaria Bardonecchia-Torino Porta Nuova.
Un’estate ricchissima
Percorrere questo itinerario significa immergersi in un altalenarsi di emozioni: paesaggi mozzafiato, monumenti e siti storici, cime e panorami unici. Un viaggio che lascia il segno e regala emozioni uniche a chiunque voglia sfidare sé stesso e vivere la bellezza della natura delle Alpi di Torino.
«L’itinerario può essere suddiviso in tappe – racconta Alberto Surico, responsabile del turismo outdoor e montagna per Turismo Torino e Provincia – a seconda delle capacità di ognuno e dei gusti rispetto al soggiorno. Lungo l’itinerario si trovano infatti rifugi alpini, alpeggi, bivacchi, ma anche i grandi alberghi di località famose come Sestriere e Bardonecchia, per allungare la propria permanenza in Val Susa e scoprire le tante ricchezze del nostro territorio.
«Questo 2024 è stato un anno d’oro per la nostra regione, protagonista in tre grandi appuntamenti come Giro d’Italia, Tour de France e Tour de l’Avenir. La tradizione è più ampia per la bici su strada, ma il territorio offre ben altro e questo anello ne è la testimonianza».
Dalla MTB al gravel
Il Val Susa Gravel Loop mette insieme strade storiche e montagne leggendarie. La strada dell’Assietta era un percorso per amanti del cross country, mentre ora è diventata un itinerario molto interessante per chi ama il gravel e per chi fa percorsi più lunghi e anche spalmati su più giorni.
«D’altronde – riprende Surico – il cicloturismo non è un unicum, ma ha variate sfumature e noi cerchiamo di adattare la nostra offerta al gusto attuale, diversificandoci e offrendo tanti servizi lungo i percorsi. Si va dalle colonnine di ricarica per chi usa mezzi elettrici, a noleggi con vaste flotte di biciclette di tutti i tipi. Senza dimenticare autonoleggi con conducente per chi ne avesse necessità. Inoltre, mettiamo tutti i nostri itinerari con rispettive descrizioni su Outdoor Active, fruibile sia da computer sia da smartphone».