| 27 Gennaio 2025

Sensi di colpa, alimentazione e sport. Rivediamo le basi

Praticare sport e seguire una sana alimentazione sono componenti fondamentali per il benessere, ma può capitare di perdere di vista l’obiettivo della salute. Subentrano i sensi di colpa e non si è realizzati finché non si raggiunge quel determinato peso, solitamente inferiore a quello abituale. Una ricerca ossessiva, nella speranza di ottenere anche una performance migliore, senza però aver opportunamente valutato il proprio peso forma, come abbiamo visto nell’articolo di settimana scorsa.

Talvolta si raggiunge il peso prefissato, ma il timore di ingrassare cresce, così come lo stress prima di ogni pasto. In queste situazioni si diventa molto rigidi con l’alimentazione ed è facile sentirsi in colpa per un boccone in più o una pedalata in meno. Tutto questo però non è affatto salutare e, se vi rivedete in una delle seguenti descrizioni, è arrivato il momento di dare una svolta alla vostra routine alimentare e sportiva, per ritrovare l’equilibrio psico-fisico del benessere. 

L’obiettivo del peso forma rischia a volte di trasformarsi in ossessione (depositphotos.com)
L’obiettivo del peso forma rischia a volte di trasformarsi in ossessione (depositphotos.com)

1) La ricerca ossessiva di un peso inferiore

Hai un obiettivo di peso fisso e ogni giorno sali sulla bilancia nella speranza di vedere quel “maledetto” numerino. Non sei mai soddisfatto della tua forma fisica e, quando perdi peso, speri sempre che qualcuno se ne accorga e ti faccia un apprezzamento. Credi fortemente che starai meglio e sarai più forte solo al raggiungimento di un peso inferiore, anche se sei già pienamente nel normopeso.

2) Pensieri costanti sul cibo e sensi di colpa

Pensi e sogni di mangiare, ma non ti concedi mai quel boccone in più perché altrimenti ti senti in colpa. Sei in difficoltà e ti senti particolarmente stressato quando ti invitano per una cena fuori, perché hai paura di non poter rispettare la tua rigida dieta per una sera. Hai una lista di alimenti proibiti, che sicuramente non devi mangiare se vuoi raggiungere l’obiettivo di performance o peso. 

3) L’attività fisica come ricompensa o compensazione

Per te, l’attività fisica ha l’unica funzione di aumentare il dispendio calorico. Se ti alleni, puoi mangiare e se vuoi mangiare di più, devi assolutamente aumentare anche l’esercizio fisico. Il cibo devi “guadagnartelo” e può capitare che in quest’ottica, ti senti autorizzato a mangiare qualsiasi cosa dopo un lungo allenamento, senza badare alla qualità e quantità degli alimenti. Talvolta capita che per rimediare a un pasto troppo abbondante, allunghi o raddoppi la sessione di allenamento, senza rifornirti opportunamente durante l’attività. 

Si fa sport per mangiare di più o si fa più sport perché si è mangiato troppo? In ogni caso c’è un difetto (depositphotos.com)
Si fa sport per mangiare di più o si fa più sport perché si è mangiato troppo? In ogni caso c’è un difetto (depositphotos.com)

Il valore del fare sport

Questi sono alcuni dei pensieri più comuni che attanagliano chi ha perso di vista il vero motivo per cui fare regolare attività fisica, ovvero il benessere. Praticare sport dovrebbe essere considerato prima di tutto come un potente alleato per la salute generale di corpo e mente. L’allenamento migliora la funzionalità cardiovascolare, il benessere mentale, rafforza muscoli e ossa, stimola il sistema immunitario e riduce lo stress, migliorando anche il sonno. In ultimo, aiuta a controllare il peso, ma non è necessario “meritare” il cibo attraverso lo sport, né si dovrebbe svolgere un allenamento per rimediare a un’abbuffata

Mangiare in eccesso dopo l’attività fisica non elimina i rischi associati a certi alimenti. Ad esempio, l’ingestione di carne grigliata con parti annerite dalle alte temperature di cottura sarà potenzialmente cancerogena anche nel caso la mangiate dopo aver fatto attività fisica, mentre consumare troppa carne rossa aumenta il rischio di malattie croniche, indipendentemente da quanto ci si alleni.

Il rischio di alcuni cibi – se cotti male – resta anche a prescindere dall’aver praticato sport (depositphotos.com)
Il rischio di alcuni cibi – se cotti male – resta anche a prescindere dall’aver praticato sport (depositphotos.com)

Il corpo “brucia” sempre

Allo stesso modo, se l’obiettivo è controllare il peso, bisogna ricordare che il corpo consuma energia non solo durante l’esercizio fisico, ma anche a riposo. Il metabolismo basale, la termogenesi e l’energia necessaria per la digestione rappresentano una quota significativa del dispendio calorico totale. Questo significa che il nostro corpo utilizza calorie anche senza allenarsi, e non è necessario vivere con l’ossessione di dover “bruciare” ogni caloria ingerita.

Piuttosto che inseguire un numero preciso, è fondamentale chiedersi: «Sto fornendo al mio corpo l’energia necessaria per allenarmi, recuperare e vivere al meglio?». La qualità della dieta e il modo in cui ci sentiamo fisicamente e mentalmente sono indicatori molto più significativi di un numero sulla bilancia.

Fare sport agevola anche il sonno. E nel sonno il corpo continua a bruciare calorie (depositphotos.com)
Fare sport agevola anche il sonno. E nel sonno il corpo continua a bruciare calorie (depositphotos.com)

Fra rigore e sfizio

Infine è importante ricordare che non esistono cibi proibiti. Certo, alcuni alimenti, come quelli molto lavorati o ricchi di zuccheri e grassi saturi, non sono del tutto salutari se consumati frequentemente. Tuttavia, concedersi occasionalmente uno sfizio o il proprio piatto preferito non avrà un impatto significativo sulla salute o sulla performance, purché inserito in un contesto di dieta equilibrata. Un pasto più abbondante, una volta ogni tanto, non cambia il nostro peso corporeo, l’importante è mangiare con consapevolezza. 

Bisogna trovare l’equilibrio giusto, evitando gli eccessi, preferendo gli alimenti più salutari, ma concedendosi anche qualche sfizio di gola. In questo modo si potrà mantenere una dieta sana e al contempo sostenibile. Infine focalizzarsi sulla salute e non sulle calorie è un altro punto fondamentale per sentirci bene con noi stessi e in tutto questo la bicicletta può essere nostra compagna di viaggio. 

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