Chi ha avuto una pianta di basilico in casa conosce bene la comodità dell’avere a portata di mano foglie fresche e profumate pronte per arricchire i suoi piatti. Tuttavia, spesso ci si ritrova di fronte a un dilemma: come sfruttare al meglio questa pianta aromatica prima che appassisca? Con pochi e semplici accorgimenti, è possibile massimizzare la resa del basilico e godere delle sue proprietà non solo in cucina, ma anche per il benessere personale.
Caratteristiche nutrizionali
Il basilico non è solo una pianta aromatica capace di esaltare il sapore dei nostri piatti, ma è anche un concentrato di benefici nutrizionali. Contiene vitamine, tra cui K, A e C, e minerali come calcio, ferro e magnesio. Apporta una buona quantità di antiossidanti, in particolare polifenoli, che giocano un ruolo importante nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare. Contrastano i radicali liberi e riducono il rischio di malattie croniche e alcuni tipi di cancro. Inoltre, questa pianta aromatica è nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, grazie alla presenza di composti come l’eugenolo e l’acido rosmarinico.
Infine consumare decotti di basilico o aggiungere qualche foglia nelle pietanze può facilitare la digestione. Gli oli essenziali contenuti hanno invece un effetto calmante sul sistema nervoso, utile a ridurre lo stress.
Cura e raccolta
Uno dei segreti per mantenere rigogliosa la pianta di basilico è quello di recidere sempre i fiori che compaiono in cima. La fioritura, infatti, segna l’inizio del ciclo di vita della pianta che porterà alla produzione di semi, riducendo così la produzione di foglie. Eliminando i fiori, si incoraggia la pianta a concentrare la sua energia nella produzione di nuove foglie, mantenendola produttiva più a lungo.
Inoltre, è importante sapere come tagliare correttamente il basilico per ottenere una crescita ottimale. Spesso si è tentati di raccogliere le foglie grandi dalla base della pianta, ma questo non è il metodo più efficace. Tagliare invece le foglie più giovani dalla cima, lasciando che le foglioline nelle ascelle laterali crescano, stimolerà una maggiore produzione di foglie. Questo metodo non solo prolunga la vita della pianta, ma garantisce anche un raccolto più abbondante e aromatico.
Conservazione
Una volta raccolto, il basilico può essere conservato in vari modi per mantenere la sua freschezza e il suo sapore inalterati. Un metodo semplice è quello di congelare le foglie in contenitori. Questo consente di avere a disposizione basilico fresco in ogni momento, pronto per l’utilizzo. Per farlo, bisogna lavare accuratamente le foglie in acqua, selezionando quelle più verdi e sane, asciugarle con cura e disporle in un contenitore ermetico nel freezer. Questo metodo conserva il sapore delle foglie quasi intatto e permette di utilizzarle direttamente, senza bisogno di scongelarle. Se le foglie saranno ben asciutte non si attaccheranno tra di loro una volta congelate.
Un’altra tecnica è quella di congelare il basilico in cubetti di ghiaccio con dell’olio. Basta tritare finemente le foglie, mescolarle con olio d’oliva e versare il composto negli stampini per il ghiaccio. Questo sistema è particolarmente utile per preparazioni che richiedono un soffritto aromatico, poiché i cubetti possono essere aggiunti direttamente in padella, sciogliendosi in pochi secondi.
Il pesto
Tra le preparazioni in cui il basilico è protagonista, bisogna citare il pesto. Questo delizioso condimento può essere congelato in vasetti, per poi essere utilizzato, a seguito di un lento scongelamento in frigorifero, per arricchire un piatto di pasta. La preparazione è semplice ma bisogna fare particolare attenzione per mantenerne il colore verde brillante, evitando eccessi di temperatura e l’esposizione all’ossigeno. Questi fattori accelerano il processo di ossidazione dei polifenoli e, di conseguenza, si otterrà un pesto dal colore spento.
Un metodo per preservare il colore consiste nel tritare il basilico con gli altri ingredienti a bassa velocità e a intermittenza. A regola d’arte si dovrebbe usare il mortaio e coprire di olio il pesto ottenuto per isolarlo dall’ossigeno durante la conservazione. Inoltre si consiglia di prendere tutti gli ingredienti dal frigo e di raffreddare anche il contenitore e il frullatore o mortaio.
Lo sbiancamento delle foglie
Un’altra tecnica utile, seppur controversa, è quella dello sbiancamento delle foglie. Questo procedimento consiste nell’immergere le foglie di basilico per 2-3 secondi in acqua bollente, per poi trasferirle immediatamente in acqua ghiacciata. Lo scopo dello sbiancamento è quello di eliminare batteri indesiderati e inattivare gli enzimi responsabili dell’annerimento delle foglie, preservando il colore verde brillante. Tuttavia, bisogna tener presente che lo sbiancamento può compromettere il sapore del basilico. Infatti gli oli essenziali, che conferiscono l’aroma caratteristico, sono particolarmente sensibili al calore.
In seguito allo sbiancamento, il basilico può essere anche essiccato. In questo modo si avrà a disposizione basilico per un lungo periodo, al costo di una piccola perdita di sapore, ma senza variazione di colore.
Prima che appassisca, raccogliete il basilico e conservatelo per l’inverno. In questo modo potrete usarlo in ogni momento per arricchire la pizza, l’insalata o una macedonia. Per condire una pasta, con un classico sughetto pomodoro e basilico o con del pesto. Oppure potrete inserirlo in centrifugati e decotti, approfittando delle sue proprietà nutrizionali e deliziando il vostro palato.
