| 1 Marzo 2024

Tra gara e scoperta: Appenninica stage race made in Italy

Mettersi alla prova, scoprire, condividere e territorio: sono questi i cardini dell’Appenninica MTB Stage Race. Una gara, anzi un evento, a tappe nel cuore dell’Appennino. 

Siamo sulle montagne che separano l’Emilia dalla Toscana, vette che spesso restano sconosciute. A parte qualche località più nota, legata quasi sempre al mondo dello sci, d’estate queste terre sono un vero parco giochi per chi ama la natura e lo sport.

Dai boschi ai borghi. Quasi tutte le tappe entrano nel cuore dei paesini, sede di tappa
Dai boschi ai borghi. Quasi tutte le tappe entrano nel cuore dei paesini, sede di tappa

Una gara, un territorio

Montagne che però sono anche un laboratorio. Appenninica MTB infatti nasce ed esalta quel connubio che c’è tra sport e territorio. 

«Da sempre – spiega il patron Beppe Salerno – abbiamo cercato di unire le due cose.  E’ un legame imprescindibile per noi, dal locale all’apertura verso il mondo intero. E non è un caso che per la promozione e la divulgazione del nostro evento ci siamo rivolti a Vitesse (società con esperienza di lungo corso anche nel settore dei professionisti su strada e con diversi enti turistici, ndr). Ci serviva un grande media partner per far conoscere noi e l’Appennino.

«Un altro dei nostri partner è la Regione Emilia-Romagna, che ha interesse a promuovere e a far vivere le proprie montagne anche d’estate».

Per questo Salerno e i suoi hanno cercato di coinvolgere soprattutto i grandi brand locali. Un tempo il Parmigiano, per esempio, ora appunto la Regione Emilia-Romagna, ma anche Barilla, per dire… E  altri brand più generali.

In quota paesaggi mozzafiato. Queste alte terre sono poco battute anche d’estate
In quota paesaggi mozzafiato. Queste alte terre sono poco battute anche d’estate

Dall’Emilia al mondo

La macchina organizzativa di una corsa a tappe non è facile. Bisogna pensare che ogni giorno c’è un villaggio di partenza e di arrivo, soprattutto, da montare. Ci sono classifiche da stilare e assistenza da fornire. Pasti da preparare.

«Quando siamo nati – prosegue Salerno – c’erano gare a tappe in tutto il mondo più o meno, ma non nell’Appennino e in Italia direi.

«Abbiamo quindi proposto questa idea, e la sua proposta di comunicazione, alla Regione che subito ha capito e ci ha supportato. E così siamo riusciti a mettere attorno al tavolo tanti soggetti: hotel, paesi, sponsor… Forse quando abbiamo iniziato neanche noi ci rendevamo conto di quanto fosse complessa la situazione. E infatti ci lavoriamo praticamente tutto l’anno».

La planimetria dell’edizione 2024, in programma dal 2 al 7 settembre
La planimetria dell’edizione 2024, in programma dal 2 al 7 settembre

Sei tappe

Si corre da soli, contrariamente a quanto succede in molte altre stage race sulle ruote grasse, che invece si fanno a coppie. Una peculiarità dell’Appenninica Mtb che consente al biker di vivere l’evento come meglio crede, senza alcun tipo di vincolo. Vuole andare a tutta? Bene. Vuole godersi i panorami? Benissimo…

Ma cosa ci si attende da questa edizione? Il percorso viene continuamente ritoccato, anche per mostrare luoghi sempre nuovi. Le frazioni sono sei. Si parte da Bologna, e già questo è un bel colpo perché si fa vedere alla gente cosa c’è nei sentieri “sopra le loro teste”, e si arriva a Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia. In totale ci sono da affrontare 400 chilometri e 14.000 metri di dislivello. Boschi, crinali, vette, laghetti d’alta quota, paesini, pascoli… Il viaggio è servito.

Ogni anno Milena Bettocchi e Beppe Salerno, appunto gli organizzatori, individuano una “queen stage”, una tappa regina. La più dura. La più affascinante. Il prossimo settembre, a proposito si corre dal 2 al 7, sarà la sesta frazione, quella che da  Fiumalbo porta a Castelnovo ne’ Monti: 95 chilometri e 3.200 metri di dislivello.

Il villaggio di gara, fulcro dell’evento (foto E. Melchiori)
Il villaggio di gara, fulcro dell’evento (foto E. Melchiori)

Tre consigli 

I dorsali disponibili sono solo 150. «Anche perché – dice Salerno – i servizi che offriamo sono molti. Per ora restano circa il 30 per cento dei posti liberi. Abbiamo biker da tutto il mondo, manca solo un rappresentante dell’Oceania, per il resto tutti i continenti sono presenti. La nostra è più di una gara, è un’esperienza anche per questo se dovessi dare un consiglio bisognerebbe pernottare nei dormitori dei vari paesini toccati: palestre, oratori… Per esaltare lo spirito wild, di condivisione e semplicità in linea con queste terre».

Molti però preferiscono il pacchetto con l’hotel, che si può acquistare a parte.

«Tre consigli per godersi Appenninica Mtb? Il primo è senza dubbio quello di non sottovalutare il percorso, quindi presentarsi ben preparati. Il secondo, avere convinzione dei propri mezzi perché anche se si è preparati la fatica si farà sentire e ci saranno momenti duri e di sconforto. E’ lì che emerge il carattere e la soddisfazione. Terzo, la consapevolezza di vivere un evento internazionale con biker che condividono la propria passione da tutto il mondo. E per questo che la sera si dorma in hotel o nei dormitori, al villaggio gara c’è un’atmosfera bellissima. Tra premiazioni, chiacchiere e cena è una festa».

Appenninica MTB Stage Race

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