| 21 Maggio 2025

Orme del Mugello: colline, storia e cultura da vivere in bici

La bici non più come mezzo di trasporto o di prestazione, ma come una compagna di viaggio, avventura ed esplorazione. Tra i territori che si prestano a questa attività c’è sicuramente il Mugello, ma non ci sono solamente i paesaggi, ma anche la storia e la cultura. Il progetto che ne è nato, da pochissimo, si chiama Orme del Mugello

«E’ stato avviato dallo scorso fine settimana – ci racconta Ilaria Giovannini dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello – ed è legato alla valorizzazione della sentieristica che rende famoso il nostro territorio. Si tratta di un progetto ampio ma che vede la bicicletta, in tutte le sue declinazioni del fuoristrada, come protagonista. Sono percorsi in grado di accogliere tutti i pedalatori e i cicloturisti, che offrono un’ampia scelta di entrare in contatto con la storia del territorio del Mugello». 

Il territorio del Mugello è ricco di bellezze paesaggistiche ma anche architettoniche
Il territorio del Mugello è ricco di bellezze paesaggistiche ma anche architettoniche

Dalle origini

Il progetto Orme del Mugello non poteva partire che dalle sue origini e per farlo è nato un percorso capace di racchiudere i primi passi di questa comunità. Tutti da scoprire attraverso una pedalata di 48 chilometri da affrontare con una mountain bike, adatto anche alla versione elettrica. Si parte addirittura dalla preistoria e dal lago nato dal ritirarsi del mare e poi prosciugato. Da qui si pensa possa derivare il nome Mugello, di origine etrusca visto che in quel tempo il territorio era occupato da questa popolazione. 

Attraverso il percorso creato dall’Unione Montana dei comuni si può assaporare la storia e ammirare alcuni scavi storici dai quali sono nati anche due musei archeologici, uno di questi si trova vicino al paesino di Dicomano, punto di partenza del percorso stesso. Il tutto si snoda nell’area che parte dalle pendici dell’Appennino fino al fondovalle, per poi salire verso il famoso Monte Giovi. La storia e la tradizione si mischiano passando per Scarperia, uno dei borghi più affascinanti e famoso per la realizzazione dei coltelli. Una storia che nasce dagli artigiani nel 1300 e capace di vivere fino ai giorni nostri. 

Cultura e mountain bike

Il fuoristrada è di casa al Mugello, dove i boschi e sentieri nascondono sfide di diversi gradi di difficoltà e in grado di accontentare anche i ciclisti più esigenti. Per chi volesse cimentarsi in una pedalata dal sapore più impegnativo può arrivare fino alla località di San Godenzo. Si tratta di una dei punti di ingresso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Un posto celebre per la cucina e la storia, entrambe di antica fattura. Uno dei punti consigliati per una visita e una breve pausa è sicuramente l’Abbazia di San Gaudenzio, ben conservata custodisce ancora il suo antico fascino. 127 chilometri, perfetti anche da suddividere in più tappe.

Quella del Mugello è un’area famosa anche per il suo legame con la poesia e i poeti, uno su tutti Giosuè Carducci. Infatti su questo itinerario ad anello potrete trovare la Villa Giarrè Billi (Villa Carducci), nella quale il poeta si rifugiava spesso e nel quale amava perdersi in lunghe passeggiate. Un percorso, chiamato “Il Mugello nella Letteratura” che si intreccia con Firenze e la sua storia, Non è un caso che il Sommo Poeta, Dante Alighieri, prese ispirazione per un passaggio della Divina Commedia, ispirato alla cascata dell’Acquacheta.

Orme del Mugello
Orme del Mugello

Il gravel

Vero padrone di questi anni è il fuoristrada “soft” ovvero il gravel. La sua filosofia si sposa perfettamente con quella del viaggiatore. Esplorare, guardare, assaporare e fermarsi. Nel Mugello pedalare su terreni morbidi e strade bianche è possibile grazie a un tracciato che per certi punti si accosta alla famosa Via degli Dei. Monumenti, punti di interesse architettonico e religioso. Un sali e scendi dolce tra le colline dei boschi del Mugello. Un percorso lungo 73 chilometri, perfetto per chi vuole trascorrere un’intera giornata fuori porta. 

Si inforca la bici da Borgo San Lorenzo, dove è presente anche un punto riservato al noleggio. Per il primo tratto è il fiume Sieve a fare compagnia ai cicloviaggiatori, per poi risalire lungo la Via degli Dei. La prima tappa è il paesino di Sant’Agata, capace di affascinare con la sua bellezza. Uno dei punti panoramici che meritano assolutamente una sosta si trova a Pieve di Santa Maria a Fagna, un balcone naturale dove il paesaggio si può ammirare a 360 gradi. Il finale si immerge, per un brevissimo tratto, nel Sentiero dei Pittori dove si entra a Vicchio, borgo natale di Giotto. Pochi chilometri dopo si torna a Borgo San Lorenzo per chiudere questo percorso ad anello. 

Orme del Mugello

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