| 12 Gennaio 2025

Battiti e attività fisica dopo una certa età: parola a Cassani

Attività fisica e benessere: come gestire l’attività fisica dopo una certa età? A dircelo è direttamente Davide Cassani. L’ex corridore – commissario tecnico della nazionale dei professionisti dal 2014 al 2021, opinionista televisivo e attualmente presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna – è sempre stato e resta un grande sportivo. Nella sua vita però, oggi non c’è solo la bici. Ma anche tanti impegni di lavoro che non sempre gli consentono di saltare in sella. E allora si è rimboccato le maniche, unendo l’altra sua grande passione, la corsa a piedi, e aggiungendo l’impegno della palestra.


Davide affronta queste attività con grande consapevolezza ai fini della salute. Controlla con attenzione i battiti, mangia sano e dedica un occhio di riguardo al recupero. Il suo focus sono almeno 8 ore di attività fisica a settimana. Un insieme di accorgimenti che lui è solito prendere e che spesso ben spiega sulla sua pagina Facebook (in apertura foto Turismo Valchiavenna).

Davide, qual è il tuo approccio allo sport oggi?

Il mio concetto di fare sport è che comunque tengo in considerazione il tempo, l’età e soprattutto il benessere. A una certa età cala un po’ la forza, quindi faccio anche cose che non mi piacciono tanto, come andare in palestra. Ho la fortuna di averla a 50 metri da casa e se ho un’oretta libera, invece di stare sul divano, vado a fare qualche lavoro.

Cassani durante una corsa qualche tempo fa (foto Bettini)
Cassani durante una corsa qualche tempo fa (foto Bettini)
E cosa fai?

Faccio esercizi per dorsali, addominali, squat e anche un po’ di lavori per la parte alta, ma tutto molto semplice e a sensazione. Inoltre, se proprio non ho voglia di uscire in bici, spesso faccio una corsetta a piedi. Questo mi permette di mantenere una frequenza cardiaca buona, tra 130-140 battiti, e mi fa sentire bene.

Hai una tua “settimana tipo”?

Non ho una settimana tipo, perché sono spesso in giro per lavoro. Però il fatto di non fare solo ciclismo mi aiuta. Se sono a Milano o in altre città, porto con me un paio di scarpe da corsa e mi faccio una corsetta. Questo mi permette di fare sempre un po’ di attività fisica, anche senza bici. E poi altre volte scelgo l’attività in base al meteo, specialmente durante la stagione invernale.

Come concili corsa e ciclismo? Insomma, un tempo questi due sport erano “nemici giurati”!

Forse perché sono abituato. Mi sono sempre trovato bene a combinare le due cose e anche quando ero un professionista spesso d’inverno correvo. Qualche anno fa ho cercato di migliorare nelle gare di corsa e mi allenavo abbinando la bici. Per esempio, per preparare una maratona in 2 ore e 45′, facevo il lungo in bici invece che a piedi.

Nel suo insieme di attività sportiva settimanale, Cassani cerca d’inserire anche degli esercizi in palestra
Nel suo insieme di attività sportiva settimanale, Cassani cerca d’inserire anche degli esercizi in palestra
Chiaro, metabolicamente sono due sport simili…

Oggi noto che, anche a parità di sforzo, correndo ho frequenze cardiache più alte rispetto al ciclismo. Ad esempio, correndo sto sui 130-145 battiti, mentre in bici spesso mi mantengo sui 120-130 e in gruppo, dove sto bene a ruota, riesco a lavorare con battiti ancora più bassi. Questo lavoro sulla corsa mi aiuta anche in bici, specialmente in salita.

Perché?

Perché fare 45′-60′ di corsa a 140 battiti non è poca cosa. Significa fare una base che poi ti ritrovi in bici quando lavori a frequenze più basse. In più, col passare degli anni, ho calcolato che ho perso circa 20 battiti cardiaci rispetto alla mia soglia, quindi andare con queste frequenza non è poco, ma a piedi soprattutto ci sto “comodo”, sento di tenerle bene.

E qualche sgasatina la fai mai?

Sì, certo. Anche per divertirsi. Quando esco con gruppi di gente brava, che so che va ad un certo ritmo. Magari su qualche strappetto si affonda un po’ e si alzano i battiti cardiaci un po’ oltre quei limiti… ma per poco tempo.

Oggi la tecnologia smart rende molto facile controllare i battiti del cuore e altri parametri fisici utili a benssere e salute
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Come gestisci il recupero? Dedichi attenzione a questo aspetto dell’allenamento spesso trascurato?

Per me il recupero è fondamentale: dopo l’allenamento, il momento più bello è sdraiarmi sul divano per una mezz’oretta. Il recupero è più lento rispetto a quando ero giovane. Cerco di dosare bene l’attività. Ogni mattina guardo anche l’HRV (variabilità della frequenza cardiaca) per capire se il recupero è sufficiente.

Quanto conta la prevenzione per te?

Tanto. Dedico un paio di giorni all’anno agli esami di controllo del sangue. Controllo anche vitamine e altri valori. Ad esempio, recentemente ho scoperto di avere bassi livelli di vitamina B e ho corretto l’alimentazione. Mio padre ha avuto un tumore al colon, quindi faccio prevenzione con esami regolari. Meglio un controllo in più che uno in meno. In generale oggi il mio fare sport è ai fini del benessere.

Chiaro…

Quindi non mi fermo mai troppo a lungo perché poi riprendere è dura, ma al tempo stesso non vado oltre certi limiti. Ad esempio, se un giorno ho fatto una lunga uscita in bici, magari il giorno dopo mi riposo o faccio qualcosa di leggero.

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