| 30 Maggio 2025

La nespola: semi sconosciuta, ma ricca e preziosa per l’organismo

Oggi scopriamo un frutto che aiuta a ridurre la pressione sanguinea e il colesterolo, promuove il benessere intestinale e ha effetto drenante, grazie al buon apporto di potassio. Dal fruttivendolo può passare inosservata ai distratti, che spesso la scambiano per una delle prime albicocche stagionali, ma la nespola è un frutto per il benessere da non ignorare. Si distingue per la polpa succosa e il sapore dolce, ma leggermente acidulo, adatto a diverse preparazioni (in apertura, un’immagine di AlPassoFood).

Matura in primavera, tra aprile e giugno, e rappresenta un’ottima alternativa alle fragole, alle ciliegie e ai kiwi. Esistono due varietà principali: la nespola comune, o germanica, e la nespola del Giappone, quella più diffusa e consumata in Italia

La nespola matura tra la fine della primavera e l’estate: siamo nel suo periodo migliore (immagine Olio Tabarani)
La nespola matura tra la fine della primavera e l’estate: siamo nel suo periodo migliore (immagine Olio Tabarani)

L’intestino in perfetto orario

Dal punto di vista nutrizionale, 100 g di nespole apportano poche calorie, circa 47 kcal, con una discreta quantità di vitamina C, utile antiossidante per favorire il recupero muscolare. Mettendole a confronto con altri frutti, le nespole contengono più vitamina C delle mele e delle pere, ma meno degli agrumi o dei kiwi. 

Oltre a questa vitamina, la nespola è ricca di altri antiossidanti, come flavonoidi e carotenoidi. In particolare beta-carotene, precursore della vitamina A, utile per la salute della pelle e della vista, ma anche per contrastare lo stress ossidativo da sforzo fisico e per difendere la pelle dai primi caldi raggi di sole.

L’effetto combinato di fibre solubili e acidi organici aiuta a regolare la digestione, a mantenere la glicemia stabile e a favorire il transito intestinale. Questi aspetti sono cruciali per gli sportivi, che spesso sottopongono il proprio organismo a routine stressanti con orari alterati dei pasti e a importanti carichi digestivi, per ripristinare le energie consumate.

La nespola potrebbe essere scambiata per albicocca: niente di più diverso (immagine Fancy Magazine)
La nespola potrebbe essere scambiata per albicocca: niente di più diverso (immagine Fancy Magazine)

A colazione, a merenda, nelle insalate

A colazione la nespola si può abbinare a yogurt greco e cereali integrali, oppure come spuntino di metà mattina, sono perfette insieme a una manciata di frutta secca. Favorendo l’idratazione e il recupero, trova spazio anche in una merenda post-allenamento, con pane e ricotta fresca o in un frullato ricco di potassio con banana e avena.

Un’idea originale è usare le nespole in insalate fresche primaverili, insieme a ingredienti come rucola, spinacio fresco, avocado, semi oleosi, gamberetti e pollo. Oppure in composte fatte in casa senza zuccheri aggiunti, utili per accompagnare pane integrale o fette biscottate prima di un’uscita in bici.

Per gelati o salse

Infine, se volete divertirvi in cucina e vi piace stuzzicare il palato con soluzioni leggere e deliziose, dovete sapere che la nespola si presta a preparazioni veloci come gelati semplici, ottenuti frullando la polpa del frutto con della banana congelata e un cucchiaino di miele. Oppure per salse agrodolci che possono esaltare il sapore del piatto.

La nespola si uò utilizzare indiversi preparati: il più fresco è senza dubbio il gelato (immagine L’Angolo delle Prelibatezze)
La nespola si uò utilizzare indiversi preparati: il più fresco è senza dubbio il gelato (immagine L’Angolo delle Prelibatezze)

Un esempio è il chutney speziato di nespole con cipolla rossa, aceto e zenzero, perfetto per accompagnare i formaggi stagionati o pollo e tofu grigliato. In questo caso, l’unico aspetto negativo è che con la cottura perderemo la vitamina C. 

Pochi mesi per goderne

Le nespole sono un alleato ideale per chi pratica sport, contribuiscono a mantenere l’organismo in salute e ben idratato: sono leggere e rinfrescanti, ricche di antiossidanti, vitamina C, potassio e fibre solubili. La loro breve stagionalità è un’ottima occasione per imparare a valorizzare ciò che la natura offre, variando le fonti alimentari e introducendo sapori generalmente ignorati. Non lasciamole passare inosservate: la primavera ci dà pochi mesi per goderne, e ogni occasione è buona per metterle in tavola.

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