Seicentotrenta persone hanno partecipato alla Bike Night Alpe Adria, da Udine a Ugovizza. Tenutosi venerdì 19 luglio, l’evento prevedeva oltre 100 i chilometri da percorrere lungo il tracciato della vecchia ferrovia. I partecipanti da record si sono trovati in quella che è stata a tutti gli effetti una festa di ciclismo e divertimento.
E’ stato Alessandro de Marchi, ciclista professionista friulano, a dare il via alla manifestazione, proprio allo scoccare della mezzanotte. A lui abbiamo chiesto dell’atmosfera che rende questo territorio così speciale agli occhi dei ciclisti.
Una festa tutta in notturna
«Era un po’ di anni che volevo presenziare alla Bike Night Alpe Adria», ha spiegato De Marchi. «Finalmente quest’anno ci sono riuscito! E’ stata davvero una bella esperienza. Ho avuto a che fare con un ambito del ciclismo diverso, fuori dal contesto al quale sono abituato. Ho potuto sentire la convivialità che univa le persone. Mi è piaciuto constatare la grande varietà di ciclisti presenti. C’erano persone di tutte le età, chi più allenato e chi meno».
Sono stati in molti i friulani – ma anche turisti – che hanno riscoperto questa regione con occhi completamente nuovi. Pedalare di notte riesce a toccare ancor più i cinque sensi, coinvolgendo i rider in un’esperienza coinvolgente e sfidante. E’ questo il mix straordinario che ha animato le ore della pedalata, su di un itinerario particolarmente suggestivo.
Percorso affascinante tra sterrati e ferrovia
Il tragitto, per la prima parte, seguiva il torrente Cormor su un sentiero sterrato ciclabile con un buon fondo. Tramite una breve serie di strade bianche semplici si saliva all’Alpe Adria. La ciclabile asfaltata è stata riqualificata sul percorso dell’antica ferrovia. Le gallerie e alcuni passaggi in paese rendono questo scenario perfetto per un’esperienza davvero unica.
«Sicuramente – ha confermato De Marchi – è un tratto molto bello e caratteristico. Si riesce a pedalare in assoluta sicurezza grazie al percorso costruito lungo il tracciato della ex ferrovia. Parliamo della zona più centrale della regione che va da San Daniele fino alla periferia di Udine. Una dorsale con colline dolci, dove è facile trovare strade che tagliano le vie principali».
Questo è anche un piccolo paradiso per gli amanti del gravel che trovano la possibilità di scendere da Buja, paese di origine dello stesso De Marchi, senza toccare un metro d’asfalto. Tutto su strade curate e senza troppe difficoltà.
Lontano dal traffico
Quando Alessandro De Marchi racconta delle sue zone di allenamento, non si può certo pensare alla pianura. E’ così che parla delle sue uscite, tracciando una mappa dei lati est e ovest, divisi dal fiume Tagliamento.
«Frequento soprattutto le zone più in salita – spiega – pedalo verso le montagne e mi piace navigare un po’ a destra e un po’ a sinistra del Tagliamento. La parte che prediligo è quella dei Colli Orientali, la zona che va da Gemona a Tarcento, spingendosi fino a Cividale e ancora più in basso verso Cormons. Mi alleno lì perché mi piace e anche per la tipologia di percorsi. Sono impegnativi e il bello è che sono isolati e senza traffico. In un’ora puoi allontanarti dalle zone più caotiche e trovarti nelle valli più silenziose. A proposito di strade poco trafficate, è bello anche il lato ovest del Tagliamento. La strada di Bottecchia segue il fiume e risale da San Daniele fino a Tolmezzo. Qui i percorsi sono meno impegnativi e si può pedalare in sicurezza e tranquillità».
Il lato più goloso
Una delle particolarità più apprezzate della Bike Night Alpe Adria è proprio quella di trovare ristori a notte fonda. Cornetti caldi e dolci da forno hanno aspettato i partecipanti nel cuore del borgo di Venzone, raccontando l’ospitalità dei friulani.
Anche Alessandro De Marchi è un fan della cucina locale. Seppur a volte poco conciliabile con la dieta da atleta, il Rosso di Buja confessa che il Frico è qualcosa di veramente goloso al quale è difficile dire di no.
«Tra le tipicità più conosciute ed apprezzate – sorride – c’è sicuramente il prosciutto di San Daniele. Invece a Cividale è molto famosa la Gubana, un dolce tipico delle feste. I vini bianchi del Collio sono famosi in tutto il mondo, ma in pochi sanno che ci sono anche dei rossi dei Colli Orientali veramente speciali. Se uno ha voglia di prendersi un po’ di tempo, c’è molto da scoprire in Friuli, anche e soprattutto girando in bicicletta».