Dalla primavera all’autunno per un itinerario che in meno di 40 chilometri vi porterà a 1.545 metri di altitudine. Tra i 15 anelli selezionati da Upslowtour, il progetto portato avanti dall’Unione Montana del Pinerolese con l’obiettivo di far conoscere il territorio a tutti gli amanti delle attività outdoor e in particolare della bicicletta, non potete perdervi l’Anello della Pietra di Luserna.
Solo un’ora da Torino
Si parte dal Parco Luserna Alta di Luserna San Giovanni, Comune che si trova a 15 chilometri da Pinerolo e a un’ora di macchina da Torino. L’itinerario risale il vallone del Torrente Luserna, che dà il nome alla famosa e pregiata pietra, estratta da secoli in questa zona. Lungo l’itinerario ci si imbatte in numerose cave ancora in attività, divise tra i Comuni di Rorà, Luserna San Giovanni e Bagnolo Piemonte.
L’estrazione della Pietra di Luserna risale al Medio Evo. Veniva tagliata prevalentemente in lastre per tetti, marciapiedi, pavimentazioni, balconi e davanzali di abitazioni popolari. Dopo essere stato considerato a lungo un materiale povero, fu però l’architetto Alessandro Antonelli nell’800 a utilizzarla per la sua opera più celebre: la Mole Antonelliana di Torino.
Raggiunte Punta Cornour (1.440 m) e Rucas (1.520 m), la vista panoramica spazia verso la pianura fino a Torino, alle Langhe e, nelle giornate limpide, al massiccio del Monte Rosa.
Per la discesa, dopo aver attraversato il borgo di Montoso (1.270 m), sono possibili due alternative: una (più impegnativa dal punto di vista tecnico) che passa da località Pian del Gallo, su piste e sentieri in mezzo ai boschi. L’altra (più semplice) verso San Bernardo di Bibiana, lungo la strada che ha visto anche il passaggio del Giro d’Italia nel 2019. La lunghezza e il dislivello complessivo sono simili: 38,6 chilometri per la prima contro i 38 km della seconda, per 1.239 metri di dislivello contro 1.236.
Per ruote grasse
Entrambe poi si ricongiungono nel Comune di Lusernetta, da cui si torna al punto di partenza, attraversando il centro storico di Luserna Alta. Si può optare per una mountain-bike muscolare oppure per una e-mtb, approfittando anche delle colonnine di ricarica presenti sul percorso.
«E’ uno degli anelli più panoramici di quelli proposti dal progetto Upslowtour», racconta Maurizio Cavallero, accompagnatore turistico della Regione Piemonte. «Soprattutto c’è la possibilità di ammirare i siti di estrazione della pietra di Luserna, con blocchi che vengono poi portati a Bagnolo per la lavorazione. Durante la salita si passa sotto pareti a picco che rendono mozzafiato alcuni degli scorci attraversati. Il percorso arriva fino alla località di Rucas, dove è possibile scattare una foto alla panchina gigante. Nelle giornate più terse si arriva a vedere l’orizzonte fino a Torino, tutta la pianura e i monti circostanti. E’ un punto davvero suggestivo per fare una piccola pausa durante la pedalata. Poco più sotto poi, c’è un punto di ristoro con possibilità di ricarica per la e-mtb prima di ridiscendere da uno dei due versanti».
Formula Work To Ride
Tra le esperienze disponibili nel territorio c’è quella del Work To Ride, ovvero la possibilità di trascorrere cinque notti nel camping Il Glomere al prezzo di 99 euro a persona nei mesi da maggio a ottobre. In questo modo, sarà possibile lavorare in smart working durante la settimana e, appena finiti i propri impegni lavorativi, inforcare la propria bicicletta per andare alla scoperta dei 15 anelli (con le loro rispettive varianti) proposti da Upslowtour. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito di Upslowtour o scrivere a info@upslowtour.it e camping.ilglomere@gmail.it.
E anche su strada
Per gli amanti della bici da strada, imperdibile è la salita del Montoso. Si tratta di un’ascesa che misura circa 9 chilometri da entrambi i versanti di Bibiana (quello del Giro 2019) e di Bagnolo e che presenta pendenze per gran parte in doppia cifra. O ancora, a Bagnolo Piemonte abbondano i tracciati enduro in zona Rucas, con la possibilità di noleggio bici all’Habitat Camp di Montoso (CN). Insomma, dalle ruote grasse a quelle più sottili ce n’è davvero per tutti i gusti.
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