| 5 Febbraio 2025

Monferrato, terra di leggende ciclistiche e nuove proposte

L’iniziativa di Bicierin ha destato scalpore, e incuriosito chi non è del luogo. Come possono nascere iniziative così originali e intriganti in territorio piemontese? Poi inizi a girare per la rete e scopri che quelle terre, soprattutto il Monferrato, hanno un humus culturale particolare, coinvolgente. C’è una passione diffusa per il cicloturismo per il quale anzi è stato creato un ventaglio di proposte che non ha eguali.

C’è una varietà incredibile di percorsi da scoprire, legati soprattutto a mtb e gravel
C’è una varietà incredibile di percorsi da scoprire, legati soprattutto a mtb e gravel

Un lavoro radicato nel tempo

Ci sono addirittura siti dedicati, con Pedalareilmonferrato che molto semplicemente, senza tanti arzigogoli, mette insieme ben 121 proposte cicloturistiche. Oppure Monferrato on Tour, sito istituzionale dell’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale della Provincia di Alessandria dove sono racchiuse molteplici iniziative dedicate alle due ruote.

E’ quindi ai responsabili di quest’ultima che ci rivolgiamo per capire da dove nasce tale amore per la bici, che ha sicuramente anticipato il boom di iniziative nel settore. «Noi lavoriamo su questa tipologia di turismo sin dal 2015 – racconta Lara Bianchi, che insieme al direttore Marco Lanza cura il settore – ma questa sensibilità è più antica, sviluppatasi attorno al progetto Piemonte Ciclabile che la Regione ha attuato da più tempo. Poi il Comune di Novi si è fatto promotore di iniziative specifiche e ci ha chiesto d’intervenire. Questo per mettere insieme operatori in grado di realizzare un ventaglio di proposte che potessero coinvolgere tutto il territorio. Farne qualcosa di attraente per il popolo cicloturisti italiano e non solo».

Marco Lanza e Lara Bianchi, referenti di Alexala, agenzia di promozione della Provincia di Alessandria
Marco Lanza e Lara Bianchi, referenti di Alexala, agenzia di promozione della Provincia di Alessandria

L’importanza della cura dei tracciati

«Noi ci siamo mossi su più fronti – aggiunge Marco Lanza – prendendo in mano percorsi esistenti che avevano bisogno di essere risistemati oppure creandone di nuovi e questo lo abbiamo fatto utilizzando tecnici del settore, mappatori che potessero realizzare una rete di percorsi adatti a tutte le esigenze. Teniamo conto che il Monferrato è un territorio dove c’è una vasta tradizione legata all’offroad. I nostri tracciati sono per la gran parte riservati alle mountain bike, ma negli ultimi tempi stanno prendendo sempre più piede quelli di gravel ed è su questo comparto che stiamo lavorando alacremente».

Su un aspetto i titolari di Alexala, come si chiama l’Agenzia, sono molto concentrati ed è quello della sicurezza. «I nostri tracciati sono tenuti sotto controllo – sottolinea Bianchi – Il che significa che vengono spesso ripercorsi da nostri tecnici, studiati nella loro struttura, se ci sono interventi da fare. Poi è chiaro che tutto sta all’attenzione individuale. Parliamo pur sempre di percorsi fuoristrada, ma noi facciamo in modo che siano il più sicuri possibile e questo è molto apprezzato dai cicloturisti».

L’intermodalità è una risorsa per scorpire lati sempre diversi del Monferrato
L’intermodalità è una risorsa per scorpire lati sempre diversi del Monferrato

Offroad, un branding territoriale

La scelta del Monferrato va per certi aspetti verso una direzione diversa da quella di molte regioni. «Non potrebbe essere altrimenti perché il nostro territorio non viene attraversato da alcuna ciclovia – afferma Lanza – ma questo non significa che non sia conosciuto e apprezzato dal popolo dei cicloturisti. Solo che dobbiamo offrire qualcosa di diverso. Abbiamo fatto dell’offroad un branding territoriale e ora stiamo lavorando perché sia una “gravel destination”. Attraverso il cicloturismo si sviluppano parallelamente tante altre attività che trovano pubblico e apprezzamento. Ecco quindi che proprio sul nostro sito diamo spazio a tutto ciò che un cicloturista può trovare. Dall’enogastronomia agli eventi culturali, dalle strutture logistiche più adatte alle iniziative dei singoli».

«Non dimentichiamo poi – aggiunge Bianchi – che noi ci muoviamo proponendo i nostri itinerari legandoci strettamente all’intermodalità. Ad esempio sfruttando la rete ferroviaria che permette, con il trasporto delle bici, di affrontare percorsi diversi in zone diverse. Cambiano gli scenari, cambiano i percorsi, il divertimento resta lo stesso. A questo proposito ad esempio sul sito di Piemontegravel si possono scoprire molti itinerari dedicati proprio alla nuova bici».

Lo sterrato predomina nei tracciati cicloturistici, ma molti vengono anche per scoprire i percorsi di Coppi
Lo sterrato predomina nei tracciati cicloturistici, ma molti vengono anche per scoprire i percorsi di Coppi

Nelle terre dell’Airone

Un aspetto che non va trascurato, parlando del territorio, è quello legato alla tradizione ciclistica. Non si può dimenticare che siamo in terre che hanno dato i natali ad autentiche leggende del ciclismo, i nomi di Costante Girardengo e Fausto Coppi riecheggiano ancora per le valli: «Noi abbiamo detto che non ci sono ciclovie ma non significa questo che la bici da strada non sia apprezzata – spiega Lanza – Sono le Terre di Coppi. Tanti vengono e scoprono dove l’Airone si allenava, dove viveva, dove ha costruito le sue gesta. E’ vero, il 70 per cento dei percorsi è sterrato, ma c’è sempre una gran parte di tracciati anche per gli amanti della strada che possono scoprire molti aspetti legati a questi grandi campioni perché le testimonianze, i legami sono ancora ben visibili. Dall’estero soprattutto c’è molta attenzione su questo aspetto e noi sviluppiamo anche iniziative legate a questo nomi incredibili, mitici».

«Un altro aspetto sul quale c’è una grande sensibilità è quello enogastronomico – aggiunge Bianchi – le imprese artigiane legate a questo comparto hanno avuto un forte incremento dato dal turismo ciclistico. Pensiamo solo all’iniziativa Cantine Accoglienti che permette al cicloturista di essere accolto e conoscere una realtà importante del territorio. Questo è uno degli elementi sui quali lavoriamo con i tour operator. Un altro patrimonio del territorio è il cioccolato novese, anche questo di grande richiamo. Accoppiando il cicloturismo a questi specifici brand, possiamo realizzare proposte vincenti».

Sta prendendo moolto piede l’iniziativa Cantine Accoglienti, per unire la bici al turismo legato al vino
Sta prendendo moolto piede l’iniziativa Cantine Accoglienti, per unire la bici al turismo legato al vino

Una scelta che sarà ripagata

E’ un discorso in divenire, che sta anche sviluppando un notevole numero di posti di lavoro legati alla bici nelle sue varie forme e questo sta attraendo sempre più le nuove generazioni che trovano anche uno sbocco professionale. Ecco quindi che diventa quasi naturale entrare nella rete e trovare un numero così grande di proposte cicloturistiche, perché ogni percorso, ogni destinazione ha le sue precipue peculiarità. Basta solo dedicare qualche minuto alla ricerca, allo studio, alla progettazione del proprio viaggio: «Noi siamo in una posizione geografica invidiabile – chiosa Lanza – fra colline e montagne, dove ogni borgo merita una visita, una sosta. Venire nel Monferrato ripagherà di ogni spesa con gli interessi…».

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