| 13 Maggio 2025

La Stedenroute, un viaggio nel cuore delle strade del Nord

Nella serie di proposte per una splendida vacanza estiva in bici, un posto di rilievo ce l’ha sicuramente la Ciclovia delle Capitali o Stedenroute, che da Amsterdam a Bruxelles (o viceversa) tocca due Paesi dove le due ruote fanno parte integrante della cultura locale, oltre a poter regalare straordinari paesaggi e immergere in luoghi molto suggestivi, ancorché profondamente diversi dal nostro, a cominciare dalle condizioni climatiche come sa bene chi segue le corse professionistiche.

La mappa komoot del percorso che collega Amsterdam e Bruxelles, lungo circa 350 chilometri
La mappa komoot del percorso che collega Amsterdam e Bruxelles, lungo circa 350 chilometri

Un lungo itinerario fra le capitali del ciclismo

Il percorso di circa 350 chilometri mette insieme la storia, i monumenti, i paesaggi delle Fiandre che vanno poi gradatamente a sostituirsi a quelli olandesi. Per raccontare la Stedenroute, rappresentata anche dalla sigla LF2, una delle principali arterie ciclistiche europee, ci siamo rivolti a Mirko Merchiori, dirigente delle risorse umane di un’importante multinazionale che per anni ha vissuto ad Amsterdam e che ha un passato da ciclista agonista, arrivato a correre fra i dilettanti per poi continuare a usare la bici nella quotidianità senza disdegnare però qualche gara amatoriale nel ciclocross.

«La Stedenroute è un percorso molto battuto, praticamente è la casa di accoglienza di un numero enorme di cicloturisti locali e non solo. E’ quasi completamente pianeggiante, arrivando al massimo a 130 metri di altitudine ed è disegnata per la maggior parte sulla riva del mare. Questo significa che è un percorso battuto dal vento e questa è un’insidia che rende il cammino in certi casi abbastanza tortuoso. E’ frequentata principalmente da autoctoni, sia belgi che olandesi ed è molto amata da quelle parti tanto è vero che l’amministrazione di Amsterdam ha tenuto a collegarla direttamente con l’aeroporto».

Mirko Merchiori, grande appassionato di bici con un passato da ciclista dilettante
Mirko Merchiori, grande appassionato di bici con un passato da ciclista dilettante
E’ un percorso alla portata di tutti?

Certamente, tanto è vero che capita spesso di vedere intere famiglie che lo affrontano con tanti bambini intenti a pedalare. Si può pensare che la distanza lo renda pesante ma per me non lo è, d’altro canto la sua bellezza consiste proprio nell’affrontarlo a pezzi. Diciamo che i tempi per la sua percorrenza possono variare dai 3 giorni a una settimana, per godersi il viaggio nella sua interezza.

Che tipo di bici è consigliabile usare?

Questo è un aspetto importante. Siamo sempre su asfalto e quindi si sarebbe portati a scegliere la bici da strada, ma io la sconsiglio, a meno che non si abbia una particolare dimestichezza anche dal punto di vista tecnico. Proprio per il discorso fatto prima, quello del vento. Più consigliabile è la gravel, che si presta meglio per le sue caratteristiche soprattutto dovendola caricare di borse. Ancora meglio secondo me è la touring bike che permette di avere un angolo del corpo di 6° o più, guidando quindi più comodamente, con cambio a 9-10 velocità.

Il tracciato della Stedenroute è perfettamente segnalato e offre mille luoghi di ritrovo e soggiorno
Il tracciato della Stedenroute è perfettamente segnalato e offre mille luoghi di ritrovo e soggiorno
E’ meglio portarsi la bici da casa o affittarla sul posto?

Penso che la propria bici sia consigliabile, anche perché le tariffe aeree a/r per una bici sono abbastanza a buon mercato. Sul posto i bike rental affittano soprattutto bici da light touring che vanno bene per la città o per escursioni brevi, sicuramente non per un tracciato così lungo, perché sono abbastanza pesanti e con una gamma di rapporti troppo limitata. In ogni caso un buon riferimento ad Amsterdam nel caso si voglia noleggiare una bici è De Vakantiefietser che ha anche bici da long touring.

La Stedenroute è ben collegata anche alle altre ciclovie nazionali?

Per quel che riguarda l’Olanda sì, e tra queste posso consigliare quella del Mare del Nord (LF1) oppure la LF9 NAP-route che per la sua gran parte è disegnata sotto il livello del mare.

Un particolare del parcheggio bici di Zandvoort, assiepato in occasione del Gran Premio di Formula Uno
Un particolare del parcheggio bici di Zandvoort, assiepato in occasione del Gran Premio di Formula Uno
Quali sono i punti di maggior fascino del suo tragitto?

Qui si ha davvero l’imbarazzo della scelta, per questo consiglio di affrontarla a piccoli pezzi, prendendosi il giusto tempo. Partendo dal centro di Amsterdam si viaggia verso sud e un luogo particolarmente a me caro è Zandvoort. Molti la conoscono per il circuito della Formula Uno, ma si tratta di un luogo bellissimo soprattutto per le sue spiagge e per le caratteristiche dune grigiastre, battute dal vento. La vegetazione del luogo è molto particolare e lungo il cammino può anche capitare di incrociare le famose mucche scozzesi, dalle grandi corna.

Andando avanti?

Un altro posto che merita una sosta è Hoek van Holland che costituisce il porto principale da dove si parte verso l’Inghilterra. Qui c’è il monumento che ricorda l’enorme lavoro che, in tempo di guerra, fece Geertruida Wijsmuller-Meijer che con la sua organizzazione, sotto la dominazione nazista riuscì a far partire verso la Gran Bretagna circa 10 mila bambini ebrei. Siamo nel distretto di Rotterdam e la grande città merita una sosta approfondita.

La parte olandese è ricca di spunti sia nel passaggio per le città, sia nei tratti in riva al mare
La parte olandese è ricca di spunti sia nel passaggio per le città, sia nei tratti in riva al mare
Anche qui si parla di Seconda Guerra Mondiale…

Infatti, la città fu praticamente rasa al suolo ed è stata ricostruita secondo una linea architettonica molto moderna, che a me piace. Scendendo si passa per luoghi molto belli come Roosendaal e Huybergen per poi attraversare la frontiera proseguendo fino a entrare nel centro storico di Anversa. Davvero molto bella, è il principale mercato mondiale dei diamanti, ma invito ad ammirare il suo centro storico rinascimentale.

Della parte belga che cosa puoi dire?

Ammetto che la conosco meno, ma sicuramente degne di nota sono Rupelstreek, dove si nota il carattere urbanistico fortemente industriale per poi costeggiare il fiume toccando Mechelen con la sua bellissima Cattedrale di St.Rombouts. Si passa per Leuven sede di una famosa università ma anche di canali popolati di cicogne. Bruxelles è vicina e riconosco di non amarla profondamente, ma questi sono gusti personali. Prima di entrare in città però, è bello godersi le colline del Brabante, magari fermandosi in uno dei suoi ritrovi per una buona birra locale.

Il bellissimo centro storico di Anversa con la sua grandiosa cattedrale
Il bellissimo centro storico di Anversa con la sua grandiosa cattedrale
A tal proposito, come sono i servizi lungo la ciclovia?

Non manca davvero nulla. Ogni crocicchio ha una vasta segnaletica che ti consente di sapere sempre dove ti trovi e trovare soluzioni sia per mangiare che per dormire. Piccoli ristoranti, B&B, bike hotel non mancano mai, né nella parte olandese, né in quella belga. Tra l’altro negli ultimi anni, insieme alla segnaletica sono state poste colonnine con un minimo di attrezzatura per piccole riparazioni a cominciare dalle camere d’aria, rigorosamente Continental grazie a un accordo che l’azienda ha raggiunto con le municipalità.

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