| 14 Febbraio 2025

L’Etape Parma: la Food Valley al centro del progetto

A cavallo tra la prima e la seconda edizione de L’Etape Parma by Tour de France vogliamo capire cosa ha significato ospitare questo evento per la zona della Food Valley. L’occhio della corsa a tappe ciclistica più importante al mondo si è focalizzato sulla città di Parma e i suoi dintorni. Il bilancio della prima edizione, disputata il 27 e 28 aprile 2024 è più che positivo. Un evento ciclistico e cicloturistico che ha avvicinato tanti curiosi e amanti della bicicletta, da tutto il mondo. I partecipanti, quasi 2.200 e in buona parte provenienti dall’estero, si sono riversati sulle strade della Food Valley divertendosi e immergendosi nel territorio. 

L’Etape Parma by Tour de France nella sua prima edizione, nel 2024 ha richiamato quasi 2.200 appassionati per la gran fondo
L’Etape Parma by Tour de France nella sua prima edizione, nel 2024 ha richiamato quasi 2.200 appassionati per la gran fondo

Una marea di appassionati

Insieme a Marco Pavarini, fondatore e direttore generale di ExtraGiro, società che ha organizzato l’evento e che ha in mano la gestione anche per il 2025, scopriamo cosa ha rappresentato questo evento per il territorio di Parma e l’intera Food Valley. 

«La risposta di chi ha partecipato – commenta Pavarini – è stata positiva, per questo abbiamo deciso di andare avanti. La spinta data dal Tour de France ci ha permesso di aprire questo evento a tanti stranieri, che si sono prenotati (per la manifestazione del 2025, ndr) già dal mese di novembre. Facendo un passo indietro non possiamo che essere orgogliosi della prima edizione che ha visto numeri positivi sia per la manifestazione sportiva che per la cicloturistica. I partecipanti di quest’ultima sono stati quasi 10.000. Sono numeri importanti, che testimoniano il fatto di essere riusciti a soddisfare una domanda del pubblico legato al mondo della bici e non solo».

Tutta la città di Parma è stata coinvolta nell’evento, al Palazzo Ducale si era stabilito il villaggio con fiere ed eventi
Tutta la città di Parma è stata coinvolta nell’evento, al Palazzo Ducale si era stabilito il villaggio con fiere ed eventi
Si parla anche di un ritorno economico interessante…

I dati positivi si trasformano poi in economia. Non si raccoglie tutto subito, molto è stato seminato con quella prima edizione e raccolto poi quest’anno. L’Etape Parma by Tour de France ha dato grande visibilità a un territorio ricco di tradizione, cultura, gastronomia e con tanta voglia di pedalare. 

L’idea è che tutto sia cresciuto.

L’obiettivo deve essere quello di stimolare idee che possano essere un volano per il cicloturismo. C’è un movimento mondiale che si muove per esplorare e scoprire nuovi territori, e lo fa attraverso la bicicletta. Sono nati sia progetti locali che esteri. Vi faccio un esempio: siamo stati contattati da tour operator che sono venuti a visitare la Food Valley e che sono intenzionati a creare itinerari e pacchetti dedicati. 

Per l’edizione del 2025 L’Etape Parma by Tour de France punterà molto sulla gastronomia e i prodotti del territorio
Per l’edizione del 2025 L’Etape Parma by Tour de France punterà molto sulla gastronomia e i prodotti del territorio
Adesso sta agli operatori del territorio costruire un prodotto cicloturistico?

Stiamo lavorando e abbiamo lavorato per migliorare la nostra offerta con la voglia di mettere la bici al centro di tutto e incrementare il potenziale cicloturistico. Serve lavorare nel quotidiano al fine di creare qualcosa di interessante. Nel 2024 siamo riusciti a riempire tutte le strutture ricettive, un dato non da poco.

Per la seconda edizione è cambiato qualcosa?

Dal punto di vista di chi viene a pedalare all’Etape Parma by Tour de France sì. Intanto le prenotazioni sono partite già da metà ottobre e con pernottamenti più lunghi, siamo passati dalla media di una o due notti del 2024 a tre o quattro notti per il 2025. l’internazionalizzazione è importante, il turista italiano è più “mordi e fuggi” mentre sono gli stranieri a fermarsi. Anzi molti vedono la Food Valley come la porta d’ingresso per le Cinque Terre. 

Anche i percorsi sono stati rivisti, nel 2025 il lungo avrà un dislivello di poco inferiore ai 3.500 metri
Anche i percorsi sono stati rivisti, nel 2025 il lungo avrà un dislivello di poco inferiore ai 3.500 metri
Parliamo di Food Valley, la gastronomia quanto è importante?

Centrale direi. Abbiamo nove musei dedicati a prodotti IGP e DOP e una serie dei più grandi produttori del campo alimentare. Il cicloturista viene qui per pedalare e cercare la sfida con se stesso, da questo punto di vista abbiamo fatto dei passi in avanti.

Quali?

Abbiamo indurito il percorso lungo, arrivano a quasi 3.500 metri di dislivello. Però è vero che nella seconda parte della giornata, una volta scesi dalla bici, i cicloturisti diventano turisti e sono alla ricerca delle particolarità del territorio. Noi vogliamo che questa diventi una gran fondo della Food Valley, per quanto riguarda la gastronomia abbiamo fatto dei passi in avanti. Alcuni dei ristori diventano gourmet, chi pedala non si ferma tanto ma in quel poco tempo deve assaggiare qualcosa di eccezionale. 

La valorizzazione del territorio passa anche dalla cultura, questo il Teatro Farnese
La valorizzazione del territorio passa anche dalla cultura, questo il Teatro Farnese
Altre novità?

Ci siamo concentrati tanto anche per dare il giusto intrattenimento alle famiglie, ad esempio le cicloturistiche da una diventano due in questa edizione: una il sabato e l’altra la domenica. E ci saranno anche tante attività nel villaggio del Palazzo Ducale. Abbiamo lavorato per la città a 360 gradi.

Riuscirete a coinvolgere tutta la città di Parma?

Non mancheranno tutti i servizi che anche l’anno scorso hanno dato una chiave diversa al nostro evento.

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